ROMA – «E’ importante che per le elezioni europee le forze politiche selezionino candidature all’altezza del ruolo». E’ il monito che oggi lancia Giorgio Squinzi nel manifesto, che verrà discusso nei prossimi giorni e con cui Confindustria traccia 10 priorità per un’Europa della Crescita.
Il documento sarà consegnato a tutte le forze politiche italiane.
Il primo punto indica di andare oltre il dogma dell’austerità attraverso politiche economiche e fiscali che incidono sulla competitività.
Il secondo punto riguarda la necessità di ridare slancio al progetto con un patto europeo per l’industria, un vero e proprio Industrial Compact.
La terza priorità riguarda la necessità di politiche ambientali realistiche che siano accompagnate da solide analisi dei costi e dei benefici.
Per la competitività delle aziende europee al quarto punto, è essenziale integrare i fondi per ricerca e sviluppo e intensificare la cooperazione tra università e imprese.
La quinta priorità è promuovere la competitività delle Pmi.
Mentre la sesta priorità ritiene importante riportare il manifatturiero al centro della programmazione dei fondi strutturali europei.
Inoltre, viene sostenuto da Confindustria al settimo punto, che bisogna agire per rimuovere gli ostacoli al mercato unico e garantire una reale libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali.
Ancora, nel documento di viale dell’Astronomia viene riportato che come ottavo punto occorre realizzare connessioni migliori nel traffico merci e dati, realizzando le infrastrutture previste nel programma TEN-T.
Al nono punto gli industriali sostengono la necessita della eliminazione delle barriere tariffarie e della armonizzazione degli standard normativi.
Infine, al decimo punto, si legge che l’Europa deve giocare un ruolo decisivo nello sviluppo di un modello sociale moderno attraverso un’organizzazione del lavoro più flessibile e dinamica.
Ernesto De Benedictis