Il Prof. Mohammad Ben Abd al Karim al Issa, Segretario generale della Lega Musulmana Mondiale, è ancora in visita a Roma, dove ha tenuto una lezione ufficiale sul tema “La tolleranza nell’islam” presso l’hotel “Hilton Cavalieri”. All’incontro c’erano rappresentanti di istituzioni, ambasciate, comunità, associazioni, moschee, centri culturali; e insieme a loro hanno partecipato anche i coordinatori nazionali e regionali delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e della Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa #Cristianinmoschea. Significativa, inoltre, la presenza del Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Miguel Angel Ayuso, del Rabbino capo di Roma, Prof. Riccardo Di Segni, e dell’ex- Rabbino di Firenze, Joseph Levi; nonchè,del Direttore per l’Italia della Lega Musulmana Mondiale, Abdulaziz Ahmed Sarhan. S.E. al Issa ha incontrato Papa Francesco nella data del 20 settembre, scambiando con lui diversi doni e ribadendo la contrarietà assoluta dell’islam al terrorismo; e – in accordo con Francesco – l’essenzialità dello spirito di tolleranza, anzi di comprensione reciproca, che deve essere alla base di ogni religione.“Religione e violenza sono incompatibili, e il fondamentalismo rappresenta un pericolo globale, un fenomeno da contrastare con forza, in tutto il mondo. Tuttavia, le religioni hanno risorse morali capaci di contribuire alla fraternità e alla pace”: l’hanno ribadito all’unisono Al-Issa e Mons.Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, nell’incontro del 21 settembre, seguìto a quello col Pontefice. Le due parti hanno concordato anche la creazione, in un prossimo futuro, d’un comitato permanente congiunto.“Ringrazio vivamente gli organizzatori della manifestazione”, dice il Prof. Foad Aodi, Presidente di Co-mai e fondatore di #Cristianinmoschea; “per aver saputo coinvolgere tutto il mondo islamico e arabo, il corpo diplomatico e le istituzioni, specialmente in questo momento tanto delicato a livello internazionale. In quest’occasione – e ricordiamo che si stanno celebrando, in questi giorni, sia il capodanno ebraico che il capodanno musulmano, e la Giornata Mondiale della Pace (il 21 settembre), voluta da Papa Francesco – ribadiamo l’importanza del perdono e del rispetto interreligioso (concetti chiaramente evidenziati da S.E. Al Issa nel suo intervento), e diciamo nuovamente: #TuttiUniti, #ControchiDivide per sconfiggere il terrorismo. Le nostre parole-chiave devono essere: #Dialogo, #Conoscenza,#Informazione, #Pace. E ringraziamo fortemente – prosegue Aodi, che è anche “Focal Point” per l’integrazione, in Italia, per l’ Alleanza delle Civiltà-UNAoC, organismo ONU – Papa Francesco, che con grande coraggio e senza alcun timore di critiche e polemiche, sta rafforzando i rapporti con le altre religioni, e soprattutto con la religione islamica: lo fa combattendo le false equazioni islam= terrorismo, o comunque integralismo, e le strumentalizzazioni politiche dell’immigrazione in Italia. Ci auguriamo che la visita a Roma di al-Issa (che aveva in programma, sempre il 21 settembre, anche un incontro con il Ministro dell’Interno Minniti), visita che è stata seguita dalla grande maggioranza delle realtà islamiche italiane, e a cui ho partecipato, il 19 settembre, con una vasta delegazione delle nostre associazioni e dei coordinatori regionali, serva davvero a rafforzare la cooperazione tra istituzioni italiane, Chiesa cattolica, mondo ebraico, mondo arabo e musulmano, e tutte le religioni nel nostro Paese. L’integralismo, il terrorismo e la guerra alle religioni si combattono anzitutto sul piano culturale, con la buona informazione, con la conoscenza e il dialogo reciproci: è quello che da anni stan cercando di fare Co-mai, il Movimento Uniti per Unire e #Cristianinmoschea, non a caso organizzatori, nella prima decade di settembre, di migliaia di cene di solidarietà e di incontri per il dialogo tra musulmani, religiosi di altre fedi e laici, in Italia e in Terra Santa. Ci proponiamo di proseguire nella nostra “Maratona del Dialogo”, valorizzando la buona convivenza e combattendo il mercato degli esseri umani e dei bambini: ricreando così – conclude Aodi – l’atmosfera di serenità e fratellanza che c’era qualche anno fa in Italia, quando sono venuto a studiare qui, come tanti altri stranieri, anche per ammirare la bellezza e la cultura di questo Paese, che fan parte della storia mondiale “.Fabrizio Federici
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