Quella del caffè sospeso è una tradizione dei bar di Napoli. Quando viene ordinato un caffè sospeso, il cliente paga due caffè ma ne riceve uno solo. In questo modo, quando una persona povera entra nel bar può chiedere se c’è un caffè sospeso e, in caso affermativo, riceve un caffè come se gli fosse stato offerto dal primo cliente.
L’idea, nata nella libreria di Polla (Salerno), si chiama “Il Libro sospeso” e prende spunto dall’antica pratica del “caffè sospeso napoletano”. Si acquistano due libri, uno è destinato a un ragazzo dai 10 ai 18 anni che lo richiederà entro sette giorni.
La libreria Ex Libris Café di Michele Gentile ha lanciato l’iniziativa su Facebook e su Twitter creando l’hashtag #librosospeso. In pochi giorni 50 libri sospesi e l’interesse di altre librerie d’Italia che stanno chiedendo informazioni per poter avviare anche loro l’iniziativa.
«Abbiamo un dovere verso i ragazzi – ha dichiarato al Giornale del Cilento, Gentile – È un atto doveroso, dobbiamo lasciare qualcosa ai nostri giovani. Ma è anche un messaggio di rabbia per la generazione che si è mangiata il futuro dei nostri ragazzi. Ecco perché ho fatto un esame di coscienza e ho pensato a un’iniziativa che potesse avvicinarli ai libri, alla lettura e alla cultura».
di Fabio Galli