Dal 5 Aprile esporranno presso la Galleria Spazio’40 gli artisti Guido Chiaraluce e Enzo Forletta. Vi riportiamo alcune analisi critiche e alcuni elementi biografici per illustrare l’entità tematica della mostra.
L’esperto d’arte Manlio Scaduti sull’artista palermitano afferma «Nei quadri di Chiaraluce, si vede come ed in che modo egli sia arrivato ad un’articolazione astratta della superficie cromatica accentuando il tutto con forti segni ricordanti la pittura e filosofia orientale, ove ricorrenti si trovano volte e segni circolari. La forza che viene sprigionata dalla composizione si può subito carpire seguendo l’andamento ellittico delle linee contrapposte alle masse di colore, che assumendo una vita propria sembrano quasi voler ottenere un dialogo con l’osservatore. Da ciò nasce una composizione fluida cangiante e una volontà propria nata dal segno. In ultima analisi il tutto appare come una massa ibrida e solubile ma, quando viene osservata, assume una compattezza di pensiero forte e dinamico».
Enzo Forletta frequenta la Facoltà d’Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma. Contemporaneamente dipinge, sua passione da sempre, facendo mostre sia al nord che al centro Italia. Poi si dedica all’attività di scenografia ed arredamento in diverse produzioni cinematografiche in Italia e all’estero. Anni di lavoro gli fanno maturare una notevole esperienza nel settore, ma la spinta all’espressione artistica anche attraverso la pittura, torna a farsi sentire prepotente e riprende la sua ricerca legata anche alle molteplici esperienze maturate in giro per il mondo.
E ancora lui hanno scritto: «Dai graffiti preistorici sulla roccia ai graffiti sui muri e sulle saracinesche attraverso impressionismo, divisionismo, surrealismo, cubismo, futurismo, realismo: dalla Gioconda alle Ninfee ai Girasoli tutto è stato dipinto infinite volte, ma la spinta alla espressione continua e ogni pennellata è sempre la prima e ogni colore o impasto è sempre unico, originale mai uguale perché conta solo l’essenza quando la si riesce a cogliere ….».