Nella cornice del teatro San Carlo da Sezze, ad Acilia, è andato in scena l’atto conclusivo del concorso Fitalia, appuntamento annuale inserito, come ogni edizione, nella settimana dedicata alla Festa nazionale del teatro targata Fita. Il Fitalia è il concorso più prestigioso per ciò che concerne la Federazione Italiana del Teatro Amatoriale, dato che vi partecipano tutte le compagnie FITA del territorio italiano, fra le quali vengono poi scelte, da una giuria qualificata, le finaliste che si andranno a contendere i premi finali.
Il pubblico era quello delle grandi occasioni. Oltre alle più alte cariche istituzionali della Federazione, fra cui il presidente nazionale Carmelo Pace, il consiglio direttivo FITA della Regione Lazio al completo e alcuni rappresentanti delle istituzioni, fra le comode poltrone rosse del teatro, sedevano le dieci compagnie finaliste della competizione, in trepidante attesa di scoprire chi fra loro sarebbe stato proclamato vincitore nelle varie categorie.
Questa edizione è stata caratterizzata da due ricorrenze importantissime, simbolo del lustro di cui gode la FITA sul territorio nazionale. Se infatti quella appena trascorsa era la 30esima edizione del premio, uno dei più antichi d’Italia per ciò che riguarda il teatro amatoriale, questo anniversario corrispondeva anche ai 70 anni della Federazione, traguardo importantissimo, festeggiato nel migliore dei modi.
A fare da contraltare comico all’eleganza delle grandi occasioni che ha caratterizzato la kermesse, ci ha pensato il duo comico dei Veggetti, attori ultrasettantenni con una vitalità invidiabile, i quali hanno portato sul palcoscenico alcuni degli sketch comici del loro repertorio (grazie ai quali sono anche stati nominati ad un’importante concorso a Los Angeles, ma questa è un’altra storia), riadattati in un italiano comprensibile, sacrificando uno dei loro marchi di fabbrica, il dialetto genovese stretto, senza che ciò lenisse in alcun modo la loro verve comica.
Uno dei momenti più emozionanti della serata si ha avuto quando l’ospite d’onore, Enzo Garinei, è salito sul palcoscenico per premiare il miglior regista e per ricevere a sua volta, in segno di stima per l’enorme lavoro svolto durante la sua lunghissima carriera, una medaglia celebrativa della Federazione. Quasi surreale il silenzio che si è venuto a creare in sala quando il Maestro Garinei ha recitato la poesia Orme sulla sabbia, emozionando l’intera platea ancor prima che sé stesso, commuovendosi e commuovendo, per poi ricevere un infinito applauso che è andato ben oltre la rappresentazione del momento, un riconoscimento per tutto il lavoro svolto in questi anni da
artista.
Per quanto riguarda il fulcro vero e proprio della serata, c’è stata, com’era prevedibile, grande gioia da parte di tutti i
premiati, attori, registi e tecnici di compagnie provenienti da tutta Italia. La compagnia La ribalta, di Pesaro, è stata premiata per la Miglior Scenografia. I Vicentini de La Zonta hanno ricevuto il riconoscimento per la Migliore Attrice
Caratterista, Anna Chiara Bassan. Sandro Calabrese, invece, si è portato a casa la statuetta come Miglior Attore Caratterista, e la sua compagnia, La bottega dei RebArdò, ha vinto anche il premio più atteso, quello per il Miglior Spettacolo, con Ben Hur. La compagnia Quelli del Martedì, di Caprarola, ha esultato insieme a Luigi Moneta, insignito del premio come Miglior Attore Protagonista. E per concludere, la compagnia Tra Palco e realtà di Portici ha visto premiato il suo regista, Lello Genovese, mentre l’attrice protagonista dello spettacolo Ferdinando, Ramona di Martino ha vinto per la sua interpretazione con la Compagnia Incontri. Una serata di grande festa che ha visto grande soddisfazione anche fra chi non ha ricevuto premi, data l’altissima qualità degli spettacoli finalisti e la caratura di livello nazionale del concorso.
La premiazione si è conclusa con il passaggio di consegne fra i presidenti regionali della FITA di Lazio e Sicilia, rispettivamente Andrea Serafini e Antonella Messina (nome omen), con l’augurio che l’anno prossimo, il quale vedrà Palermo come sede ospitante della festa del teatro, si possa replicare il grande successo ottenuto in questa edizione.
Andrea Ardone