Ci sono frasi che hanno segnato il nostro percorso di crescita. Parole e modi di dire che piano piano abbiamo imparato a conoscere, ad analizzare, a destrutturare. Uno di questi, uno dei più traumatici, è senza dubbio quel “Poi vediamo” foriero di false speranze per generazioni di bambini. Crescendo abbiamo imparato, chi più chi meno velocemente, che queste due parole, declinate in vari modi, potevano essere tradotte nella lingua corrente più o meno così: “La risposta è no, senza possibilità d’appello. Però adesso non mi va di sentire le tue lagne, quindi spero che prima o poi te ne dimenticherai”. Un No posticipato. Tutto qui. Diventando grandi e affrontando le bugie che ci venivano propinate quotidianamente, abbiamo iniziato a riconoscere il reale significato che si celava dietro quelle parole. Ne siamo diventati impermeabili. Niente più inganni.
Forse è per questo che quando si iniziò a spargere la voce che forse (un “poi vediamo” mascherato) sarebbe stato prodotto un film tratto da La profezia dell’armadillo, la prima opera pubblicata da Zerocalcare, nessuno ci ha riposto le proprie, già provate, aspettative. Un fumetto come quello scritto e disegnato dall’autore di Rebibbia, che attinge a piene mani dall’esperienza di tutti noi, dalle paure, dai tic e dai pensieri dell’autore (i quali, di riflesso, appartengono anche al lettore), dalla sua infanzia, ci ha forse riportato alla mente quelle ciniche, crudeli parole che ci hanno fatto crescere insensibili alle promesse. Poi, però, una luce nel buio. Sul suo blog, Zerocalcare pubblica una striscia a fumetti in cui dice che sì, il film si farà. Non solo. Fa i nomi anche degli sceneggiatori, del regista (Valerio Mastandrea), rendendo tutto più reale. E allora come si fa a non crederci? Come si fa a non dare credito a chi come lui, tramite i suoi lavori, sul sito prima e cartacei poi, ha dato forma ai pensieri di un’intera generazione (forse anche due)? Il film si farà, lo ha detto Zero!
Era il 2014 quando questo fatidico annuncio fu postato sul blog. Poi quasi più nulla, se non notizie dette a mezza bocca, quasi con timore. Altre speranze prese e calpestate. Il “Poi vediamo” si è fatto più furbo, subdolo, ha capito come ingannarci ancora. L’unico modo per uscirne a testa alta, per non far vedere al mondo che forse non siamo così furbi come credevamo di essere, era far finta di nulla. “Il film su La profezia? Boh, non lo so.” Ma, si sa, a volte si crede a quello che si vuole credere. Sotto sotto, tutti i fan delle opere di Michele Rech (nome vero di Zerocalcare) speravano che questo film si facesse, prima o poi. Non se ne parlava se non in circoli ristretti, sotto voce, buttandola lì come una chiacchiera da bar. E così arriviamo ad oggi. Ottobre 2017. L’annuncio tanto atteso viene dato (di nuovo). Il film non solo si farà, ma è già in lavorazione. Nuntio Vobis Gaudium Magnum! Per evitare l’effetto “Poi vediamo” questa volta vengono dati dettagli ufficiali, oltre ad una foto di scena nella quale si vedono gli attori che interpreteranno Zerocalcare ed il suo amico Secco sul grande schermo. Questa volta non c’è tradimento che tenga. La speranza è risorta.
Rispetto al primo annuncio ci sono stati alcuni cambiamenti nella squadra di produzione. Valerio Mastandrea farà
parte degli sceneggiatori del film, insieme a Oscar Glioti, Pietro Martinelli e lo stesso Michele, mentre la regia sarà affidata a Emanuele Scaringi. Come già annunciato ormai quattro anni fa, il film si ispirerà alle tematiche del fumetto, alla sua storia di base, però la sceneggiatura è stata scritta da zero. Non sarà, in parole povere, una fedele trasposizione di ciò che abbiamo letto nell’opera del 2011. E questo potrebbe essere un grosso punto a favore, permettendo al team creativo di lavorare più agilmente senza troppi vincoli e di creare un film a sé.
L’unico dubbio che ancora permane riguarda la resa dell’Armadillo, incarnazione della coscienza del protagonista, consigliere nei momenti del bisogno, ma questa è ben poca cosa, rispetto alla gioia che l’annuncio della lavorazione del film ha regalato a tutti gli appassionati. Del cast faranno parte Simone Liberati e Pietro Castellitto (che vestiranno i panni di Zerocalcare e Secco), poi Valerio Aprea, Laura Morante, Diana del Bufalo, Teco Celio e Claudia Pandolfi.
Non resta che aspettare che le riprese, che avranno luogo fra Roma e la Francia, finiscano per avere notizie più precise sull’uscita del film e sulla trama.
Alla fine, a dispetto di quello che abbiamo imparato da piccoli, questo è uno dei rari casi in cui il “Poi vediamo” ci ha resi felici. Ci è voluto un po’ di tempo, ma ne siamo stati ripagati.
Andrea Ardone