Venerdì 20 ottobre, dalle 19 in poi, “Le salette del gusto”, il ristorante di Via dei Sardi (San Lorenzo), di Loredana Paolesse, gastronoma e organizzatrice culturale, inizierà il nuovo ciclo dei “Percorsi del gusto e dell’arte” (organizzati dall’associazione “Il cibo e l’arte”). “Si tratterà- spiega Loredana – d’una serata aperta da un concerto in arpa (suonata dalla professoressa Stefania Tacchini, del Teatro dell’ Opera di Roma), in onore del grande Gioacchino Rossini, sia come musicista che come gastronomo”.
Non tutti sanno, infatti, che Rossini (1792-1868), oltre che grande compositore (di opera lirica, soprattutto), fu anche appassionato gastronomo: a Parigi, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita, divenne amico del grande chef Antonin Carême, che gli dedicò parecchie delle sue ricette ( Rossini contraccambiò dedicando proprio a lui varie composizioni musicali ). “In questa serata – precisa Loredana – rivisiteremo diversi dei piatti amati da Rossini: proponendop al pubblico , tra l’altro, dei paccheri gratinati al groviera (lui amava i maccheroni, che si faceva venire direttamente da Napoli)”.
Regista della serata sarà lo chef delle “Salette del gusto”, vero artista della cucina (“I miei piatti”, precisa, sono prettamente italiani tradizionali, ma con uno sguardo al contemporaneo; gli ingredienti sono sempre freschi, a filiera corta, e vengono direttamente dal luogo di produzione; ma gli ingredienti principali della mia cucina, sono l’amore e la passione”). Seguirà, a metà dicembre, un’ altra serata dedicata alla premiazione di giovani talenti cuochi: con la consegna, ai vincitori, del “Premio arte e gusto”.
La sensibilizzazione dei giovani sia alle arti in senso ampio ( figurative, musicali, teatrali, ecc,,,) che alla gastronomia, infatti, è lo scopo principale dell’ associazione “Il cibo e l’arte”, di cui la Paolesse è presidente (tra gli obiettivi, anche l’apertura d’ una scuola di cucina, e di laboratori d’ arte). Iniziativa importante è appunto il Premio “Arte e gusto”, assegnato annualmente a talenti emergenti dell’uno e dell’altro campo ( agli artisti , è stato dato a maggio scorso). Giunto quest’anno, a Roma, alla III edizione, il Premio ha però radici antiche: “Già mio padre, negli anni ’30”, spiega Loredana, “aveva creato, a Roma, una prima versione di questo Premio: portandolo poi a Londra, dove rimase per quasi 9 anni, sino al ritorno in Italia per partecipare alla Seconda guerra mondiale. E mio nonno paterno, sempre a Roma, nel 1913 aveva aperto il celebre “Bar della pace”, nei pressi di Piazza Navona, successivo ritrovo di tanti artisti dell’ Avanguardia romana”.
“Figlia d’arte”, con radici di vario genere( il bisnonno materno era, invece, il garibaldino Andrea La Farina), Loredana Paolesse ha aperto il primo ristorante a 25 anni, a Madrid ( seguìto, anni dopo, da un altro a Vienna, dietro la Cattedfrale di S. Stefano). Questi “Percorsi del gusto e dell’arte”, organizzati anzitutto alle “Salette del Gusto”, rispondono – spiega – all’ obbiettivo “di riavvicinare i giovani a quello che, in ambedue i campi ( l’arte e la cucina), è il grande, storico patrimonio del nostro Paese. Col nuovo anno organizzeremo altre serate di questo tipo( non è esclusa una dedicata all’altro grande artista Pontormo); con la partecipazione di vari importanti artisti romani, come lo scultore Stefano Amici e la pittrice Veronica Piraccini ( nota, tra l’altro, per l’uso della porpora, ricavata – come già s’usava nell’antichità – dal murice, mollusco gustosamente commestibile, piccante e afrodisiaco, N.d.R.)”.
Fabrizio Federici