Strano evento, strana idea La strana coppia, ma la vita, a volte, è una strana proposta, e concedetemi, senza stranirvi, il lungo gioco di parole per il singolare incipit.
Più di qualcheduno, a questo punto, giustamente, si starà chiedendo di chi e di che cosa si sta parlando. Nell’era del tutto subito, di converso, centelliniamo la news e andiamo per gradi e tempi di uso proprio e controcorrente.
Che ci fanno insieme Claudia Cardinale e Ottavia Fusco nel Salone Inghilterra, al primo piano del Palazzo dei Principi di Torlonia, a Roma? Già, che fanno allo stesso tempo e nello stesso luogo, nell’ordine – come da dichiarazioni delle stesse – la compagna di una vita e la moglie dello sceneggiatore e regista napoletano Pasquale Squitieri, scomparso a febbraio di quest’anno? Suspense? No. Quest’ultimo, da quanto si svelerà subito, ha lasciato in eredità un cast a Antonio Mastellone, pio amico e aiuto regista, per la messa in scena del testo di una commedia di gran grido e evergreen, qual è quella di Neil Simon, La strana coppia.
Protagoniste de La strana coppia, per un cast al contempo bizzarro – nel senso buono della parola – e d’eccezione, proprio loro, Claudia e Ottavia.
Patrizia Spinosi, Lello Giulivo, Nicola D’Ortona, Cinzia Cordella e Angela Russo gli attori, a completamento del cast artistico, che si muoveranno dalle quinte, con l’apertura del sipario, per dar vita alla rappresentazione teatrale nei costumi di Michele Gaudiomonte. L’iniziativa si deve al Consorzio AD ASTRA per la Cultura. Ruolo di produttore va a PRAGMA S.r.l.. A RAZMATAZ LIVE spetta il compito dell’organizzazione. E intanto proseguono ripetizioni e prove per prepararsi al vicino debutto.
Necessitano un paio di capoversi di sconfinamento sulla commedia suddetta. Soggetto del 1965, con un totale di ben 966 rappresentazioni teatrali fino al 1967, è il capolavoro al cinema, nel 1968, con la performance che consacra il successo del duo Jack Lemmon e Walter Mattheau, tanto che nel 2000, il film è inserito al diciassettesimo posto, tra le migliori cento commedie americane di tutti i tempi, nella classifica dell’American Film Institute. Pillole di curiosità d’oltreoceano e del mare nostrum: è lo stesso autore, Neil Simon, a curare la sceneggiatura del lungometraggio; nasce all’ABC l’omonima serie televisiva, interpretata da Tony Randall e Jack Klugman che dura 5 stagioni, dal 1970 al 1975, e che avrà un seguito nelle sale cinematografiche – ancora scritto da Neil Simon – La strana coppia 2, del 1998, grazie al regista Howard Deutch. In Italia, nel 1986, la commedia, fu già trasposizione al femminile di Monica Vitti e Rossella Falk.
Torniamo alla pièce dei nostri giorni. Un lascito notevole, sarà per Antonio Mastellone, quello consegnatogli da Pasquale Squitieri, commensurabile quasi ad una gincana temporale di quest’ultimo – un cast, considerazione di intervalli fra entourage di carriera e sfera personale; durante vita pubblica e privata; tra avvenuto, corrente e venturo. No suspense. Il cerchio si chiude con due parole, anzi pronunciando due nomi di donna: Claudia e Ottavia. «Claudia Cardinale, attrice che non ha bisogno di presentazioni e Ottavia Fusco, attrice che ha lavorato a fianco di grandi registri.», ha ricordato nella sua ouverture Marcello Rado, presidente onorario del Consorzio AdAstra Cultura.
Ecco la novità che prende forma, svincolata tra dipinti, decorazioni e ricchi arredi, nell’atmosfera andata e fascinosa dell’elitario salone storico, e la classe unica e senza tempo delle due Donne, i due grandi amori della vita di Pasquale Squitieri, sedute al centro, dietro il tavolo allestito per la conferenza stampa, tra Marcello Rado, presidente onorario del Consorzio AD ASTRA per la Cultura, e Antonio Mastellone, regista esecutivo, di fronte ai giornalisti presenti all’incontro, dalle 12.45 in poi di mercoledì della scorsa settimana. Claudia Cardinale e Ottavia Fusco, in ordine alfabetico, artiste e primedonne espiranti bellezza distinta e raffinata, persone diverse e dallo spirito non comune, ognuna con personale background e destino. La prima, insolita Medusa, quella di Pindaro e Ovidio, pietrifica per vitalità solare, in una mise pantalone scuro e camicia rosa cipria, dal dettaglio di piccoli bottoncini e bordino scuri a richiamo su una parte della scollatura tonda elegante; icona del cinema e tra le più grandi attrici italiane di tutti i tempi – consapevole della differenza tra riprese cinematografiche e performance dal vivo a teatro – è ben predisposta, e euforica quel tanto che serve, a calcare le scene nonostante l’assenza da oltre dieci anni. La seconda, cantattrice – capelli corti e squilibrati orecchini simmetrici, vestito total black, primo piano dedicato alla stola rosso bordeaux, ornata da delicato disegno di motivi floreali ocra, adagiata sulla spalla sinistra – alle prese, tra spettacoli e concerti, con la sua passione teatrale e musicale, è pronta a salire sul palcoscenico per abbracciare questa nuova impresa. Saliente anticipo digressivo. L’attenzione della sala è sempre stata solo per i loro racconti, per Claudia e Ottavia. Ad un certo punto, nei momenti finali della presentazione della tournée dello spettacolo, si è anche aperto un siparietto divertente e si è temuto che venisse fuori la terza donna segreta di Pasquale Squitieri ma, ironicamente, Ottavia Fusco ha confessato «No, no. Ce ne vogliamo mettere pure una terza. No, no bastiamo due. Tre no. Siamo state bravissime io e te!» – rivolgendosi a Claudia Cardinale, nonostante la stessa, nel frattempo, le rammentava con naturalezza, ribadendolo anche agli addetti media, delle diverse donne avute dal regista partenopeo.
Un’attenzione particolarmente calamitata dalle due Donne, da non tener conto della presenza di uno dei protagonista maschili, Nicola D’Ortona – che vestirà i panni del vicino di casa spagnolo, Manolo – e di accorgersene solo dopo il loro intervento.
E ora, continuiamo pure a parlare delle Donne, dei modi.
Entrambe indossano, con charme, composti e pacati sorrisi. Entrambe professano, risolute, di esaudire un desiderio e di avere scelto il loro uomo e non di essere state scelte; di aver voluto quella parte nella sua vita – chi per 34 anni, chi per 14 anni – e non aver aspirato al ruolo dell’altra.
Claudia e Ottavia, vite su binari paralleli dalle destinazioni differenti ma con stazione unica: Pasquale Squitieri.
Una sosta che, oggi, segna il punto di arrivo e la partenza, per la fermata condivisa, al Teatro Il Sistina di Roma il 31 ottobre prossimo, data per il debutto della tournée italiana di La strana coppia.
La pièce, fra prime e repliche, proseguirà fino ad aprile 2018, facendo tappa nelle principali città italiane, per chiudere – altro evento nell’evento – a Napoli il 15 aprile 2018, proprio in occasione dell’ottantesimo compleanno di Claudia Cardinale.
La strana coppia, le interpreti della pièce che non ti aspetti. Ironia o scaltrezza? Amore o profitto? Sadismo o memoria? Claudia e Ottavia, connivenza che non s’immagina ma si può andare a vedere. Trovata per far cassa, marketing, idea all’amarcord geniale o verità? Spingersi ad una risposta piuttosto che un’altra, orientarsi nella scelta, etichettare il caso è a discernimento volontario dei lettori, adesso, e degli spettatori, dopo. Si potrebbe, con nonchalance, buttare là un commisurato parterre di probabili e possibili distinzioni e prospettare, per esempio, che ai romantici piacerà l’ultima alternativa, gli astuti sceglieranno la prima soluzione, non mancheranno i sagaci malinconici che preferiranno la terza selezione, a seguire i pragmatici opteranno per la seconda ricercatezza, addirittura ci saranno anche i più ingegnosi che, rifiutando tutto poc’anzi detto, considereranno altro.
Convinzione a prescindere, si può andare oltre e fuori luogo o semplicemente rimanere fermi all’uomo, all’artista, al progetto registico, all’idea, alla rappresentazione, alla professionalità, al ricordo. Opinione a prescindere, si può andare oltre e fuori luogo o semplicemente rimanere fermi alle Donne, alle artiste, alle protagoniste, all’esperienza, all’impegno, alle abilità, all’ultimo saluto speciale. Senza giudicare o lasciarsi prendere la mano da comuni consequenziali ipotesi. Importante sarà ciò che accadrà a teatro, nell’esecuzione dell’opera, a modesto consiglio di tutti e a precisazione di Mastellone. Nessun sadismo nell’idea di Pasquale Squitieri, per la Donna e Diva Claudia Cardinale, che a difesa di questi, sostiene decisa e vivace «La strana coppia siamo io e Ottavia, cioè le ultime due compagne di Pasquale Squitieri. Fu, infatti, lui ad ideare questo progetto: sognava di riunirci insieme sulla stessa scena, e non ne ha avuto il tempo.», l’attrice, riferendosi al suo unico compagno di vita, a Squitieri, continua, «Ha organizzato tutto ed è scomparso, lo scorso febbraio.», Claudia, di seguito cita il regista con cui si è potuta eseguire la pièce, «suo fedele aiuto ed amico, Antonio Mastellone», e ancora la Cardinale motiva la sua scelta e quella della Fusco, l’andare in scena, quale gesto dedicato a Squitieri, «abbiamo deciso di realizzare il suo sogno, omaggio di entrambe». La star – rispondendo ai perché non celati in merito ai fatti che vedono due ex contendenti nella vita, oggi, solidali a teatro – conclude, nostalgica, ricordando l’ironia del compagno e del Maestro, sicuramente felice, di vederle recitare fianco a fianco, con «In effetti sembra quasi che l’abbia fatto apposta, defilandosi sul più bello, per di più! I ruoli li aveva proprio stabiliti lui. Io sarò Fiorenza, la depressa maniaca dell’ordine che sconvolge la vita di Olivia (interpretata dalla Fusco), un’iperattiva che vive invece nel caos. Ma io e Ottavia non siamo mai state rivali. Abbiamo solo rappresentato due diversi momenti della vita di Pasquale.». Dichiarazioni condivise negli accenni di consenso della vedova.
La curiosità è stata destata, tra realtà e finzione, senza nascondere la polvere sotto il tappeto e in buona fede, gli argomenti della fabula ci sono tutti nessuno escluso, ora tocca alla troupe, ovvero allo staff organizzativo, agli artisti e alla loro nota bravura e competenza, salire in scena e rispondere con il piglio giusto, mettendo in atto sacrifici e motivazioni, con ironia amorosa davanti all’occhio esigente del pubblico, e fare dell’esaudire il desiderio per la memoria, un successo alla memoria.
Dopo Roma, Teatro Il Sistina, dal 31 ottobre al 12 novembre 2017, le date principali della tournée sono quelle di Cagliari, Teatro Massimo, dal 22 al 26 novembre 2017; Venezia, Teatro Goldoni, dal 7 al 10 dicembre 2017; Milano, Teatro degli Arcimboldi, dall’1 al 18 febbraio 2018; Genova, Politeama Genovese, dal 22 al 25 febbraio 2018; Torino, Teatro Colosseo, dall’1 al 4 marzo 2018; Bologna, Teatro Celebrazioni, dall’8 all’11 marzo 2018; Firenze, Teatro Verdi, dal 15 al 18 marzo 2018; quindi Napoli, Teatro Augusteo, dal 6 al 15 aprile 2018.
Maria Anna Chimenti