«Tanto per iniziare, a Frosinone , le polveri sottili come quelle classiche del PM-10 hanno raggiunto livelli insopportabili ma anche quelle del PM-5, PM-2,5 e le PM-1 di cui non si parla mai perché i parametri relativi non sono ancora, purtroppo, monitorati dalle Amministrazioni comunali locali. Per non mettere il dito nella piaga degli scarichi di rifiuti abusivi che a Frosinone sta suscitando l’attenzione delle Autorità Nazionali di bacino (in zona Multipiano; in zona Stazione –Scalo; in zona Ospedale vecchio;nell’ area cimiteriale del circondario del Fosso Rio) e per non parlare, anche, della grave crisi idrica che perdura nelle città di Frosinone, Ceccano, Amaseno, Valle del Liri compresa la media ed alta Valle del Sacco (cosiddetta Valle Latina) che ha raggiunto livelli di non ritorno. Per arrivare, quindi, a ricordare quanti e quali i valori indiscriminati dell’inquinamento radioattivo a Frosinone (gas radon, isotopo 222) che genera mortalità per leucemie e neoplasie superiori alla media nazionale.
Sono anni che le nostra Rete La Fenice, assieme ai suoi tecnici ed esperti , denuncia tutto questo “sconquasso” ambientale facendo notare che molta responsabilità passa direttamente dagli amministratori e politici locali collusi con le mafie ambientali che, in questi anni, hanno invaso e devastato la nostra Provincia (basti leggere l’ inchiesta di Libera). E sono anni che lavoriamo al cambiamento del paradigma culturale imposto da norme e regolamenti inadeguati e che non prevedono attività di sorveglianza ed attenti monitoraggi locali. Quei monitoraggi che gratuitamente, e su basi etiche, avremmo potuto direttamente fornire alle nostre città attraverso progettualità complesse che attualmente sono in essere ma pesantemente ostacolate da chi ci amministra.
La creazione di un Comitato Permanente Provinciale che supporti buona pratica e che con attività di volontariato si ponga da argine alle nefandezze e alla inefficienza della classe dirigente diventa una priorità per il nostro Movimento. Per questo cresce l’impegno nei 91 Comuni ciociari affinchè si dirami e penetri informazione, formazione ed azione comune di base politica.
Siamo vicinissimi a scadenze elettorali pregnanti. Vorremmo che, fuori dal chiacchiericcio di campagne elettorali perenni, si agisse realmente un Piano di risanamento ambientale e di prevenzione indirizzato alla salute dei cittadini che può essere attuato a costo zero partendo dal basso, come da 10 anni facciamo.
Ma forse, il problema parte proprio da qui. La gratuità, la serietà con la peculiarità di conoscenze approfondite dei problemi e del territorio a favore della gente non premia i carrozzoni ed i partiti degli amici degli amici che portano consensi ai soliti noti».
Giuseppina Bonaviri