Ambretta Centofanti, classe 1949, di Formello, ritorna nel mondo editoriale con una nuova raccolta “I meravigliosi viaggi della fantasia”.
Deliziosi racconti dove la natura è la protagonista, alberi, fate, fiori, insetti, la luna, animali, il sistema solare e tantissimi altri elementi ne caratterizzano le storie fino a farle vivere al lettore.
“Pino un giudizioso pinguino”, “Marilù la principessa del vento”, “Cip il passerotto sbronzo”, “La meravigliosa Giostra dell’universo” e tantissime altre storielle all’interno del libro di Ambretta Centofanti.
Storie da leggere insieme ai propri figli, nipoti, fratelli e sorelle. Storie diverse ma con un denominatore in comune: la natura e l’approccio umano.
Scrittura scorrevole, trame divertenti e letture per grandi e piccini: libro consigliato!
Trama, descrizioni e personaggi meritano 5 stelle su 5.
Intervistata per l’occasione ecco cosa racconta l’autrice:
Come nasce il tuo libro?
Abito a Formello, pittoresco paese della campagna romana, all’interno del Parco di Vejo. La suggestiva ambientazione dei luoghi e gli animali che vi dimorano hanno ispirato le magiche atmosfere e i personaggi dei miei racconti. La passione per la scrittura, che da pensionata posso ora coltivare pienamente, mi ha permesso di immortalare quel mondo fiabesco che fin da bambina popola le miei fantasie.
Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che si ritroveranno la tua opera tra le mani?
A chi avrà il mio libro tra le mani consiglio di indossare le ali della fantasia per ricominciare a sognare. I personaggi dei miei racconti sono stati “umanizzati” dando vita a deliziose fiabe.
Leggi il mio libro perché…
Leggi il mio libro perchè farai la conoscenza di Cinciuè, una dolcissima bambina dagli occhi a mandorla che, accompagnata dalla Fata Flora esplorerà i Tre Regni della Natura e i suoi meravigliosi abitanti. Regina Blù e i suoi amici magici che vivono nel “bosco incantato” ti faranno vivere forti emozioni…Tanti altri personaggi ti aspettano desiderosi di farsi conoscere.
Progetti futuri?
Spero di conservare la mia “sfrenata fantasia” per scrivere altre fiabe e farle conoscere ai bambini e a tutti gli animi sensibili e amanti della Natura.