«Tra poche ore, si deciderà se l’Ema arriverà a Milano. Un percorso importantissimo per l’Italia inserito all’interno dei nuovi scenari geopolitici e dei criteri che sanciranno quale la scelta migliore per la nuova sede. Una crescita che sarà fondamentale per il nostro Pil interno.
L’Agenzia europea del farmaco è stata costretta a cercare una nuova casa in Europa dopo la Brexit ed il suo addio a Londra. Milano, che attualmente rappresenta la Città Metropolitana italiana in Europa con il miglior indotto imprenditoriale, la Capitale economica della nostra Nazione, è stata individuata come la migliore per questo cambio di rotta ipotizzato. L’Ema tutela la sanità pubblica tramite la valutazione e il controllo dei medicinali, ricerca, ispezione occupandosi, tra l’altro, di medicina umana, veterinaria, ricerca, network internazionali e con le imprese innovative tecnologiche, ma anche molto altro, come la lotta per la riduzione del prezzo dei medicinali e l’immissione dei farmaci in commercio.
Milano ha un dossier di candidatura fortissimo che risponde ai criteri imposti dalla Commissione europea. Arrivando a Milano, l’Ema intratterrebbe rapporti con lo Human Technopole, il più grande progetto di questi ultimi anni voluto nell’ex area Expo dal Governo italiano. Si creerebbe in tal modo una struttura specialistica di ricerca tra le più avanzate d’Europa e del mondo, che individuerebbe a Milano e, quindi in Italia, il punto di riferimento europeo per una delle grandi frontiere del domani: le biotecnologie e le scienze della vita.
Affinchè ciò potesse avvenire, il Presidente della Repubblica in persona si è impegnato in questi mesi in modo encomiabile così come il Presidente del Consiglio e l’intera rete diplomatica italiana assieme alla Presidente Bracco. Ed è proprio a loro che la nostra Rete Indipendente La Fenice vuole dire un grazie sincero, augurandosi che già lunedì prossimo, alla prima turnazione, si riesca a raggiungere questo auspicato risultato, tanto desiderato ed atteso da molti di noi.
La nostra Rete, che in questi anni si è spesa senza tregua per sostenere – in tutti i suoi momenti di costruzione – il progetto complesso di Area Vasta Smart Provinciale, il quale ha attivato la filiera di partnenariato largo che lavora ai temi di innovazione in Ciociaria, l’aveva vista lunga. Aveva disegnato, già 6 anni fa, all’interno del programma elettorale di Giuseppina Bonaviri, l’idea di una Frosinone Piccola Capitale, hub del mediterraneo. Un percorso, che nell’Agenda 2021 “Modello Ciociaria” del 2017, si è sviluppato volendo significare che Frosinone, traino per l’intera area provinciale e macroarea, potesse aspirare a diventare la Capitale del Mezzogiorno, meglio dire la Smart Valley italiana per economia circolare, biotech e bio economia.
Questa nostra visione di periferia evoluta e larga inizia proprio dalla trasformazione del distretto industriale locale, dove attualmente si insediano Aziende farmaceutiche e multinazionali che auspicheremmo nell’immediato di riuscire ad inserire all’interno di una piattaforma biotecnologica avanzata, tra Boston e Dubai, passando ovviamente da Milano.
A chi governa e avrebbe dovuto rappresentare questi territori chiediamo maggiore e reale attenzione ai processi di cambiamento e di trasformazione richiesti nel mondo e che, essendo già attivi nel percorso della Rete La Fenice, sono stati da anni messi a disposizione gratuitamente per l’avanzamento del nostro entroterra. Processi che, unici, apporterebbero rilancio dell’economia, del lavoro e miglioramento della qualità di vita nella nostra Provincia. Con la certezza che nelle imminenti e importanti scadenze elettorali qualcosa di nuovo avvenga per il bene comune.
Intanto incrociamo le dita e continuiamo a fare il tifo affinchè Milano diventi la nuova sede dell’Ema».
Giuseppina Bonaviri