di Alberto Zei
Non si comprende il criterio di manutenzione della illuminazione stradale quando soprattutto nelle vie di scorrimento veloce da via Galbani a viale Kant, la pericolosità è progressivamente aumentata con l’abbandono degli automobilisti e dei pedoni al proprio destino; destino di trovarsi sul percorso di questo importante tratto di scorrimento veloce urbano di Roma est.
Lo stato di sicurezza – Lo spigolo micidiale del guard rail da cui inizia la biforcazione tra viale Kant e la adiacente via del mercato rionale di Casal dei Pazzi, ha seguitato a mietere incidenti automobilistici, anche di notevole gravità.
Ne rimane ora a testimonianza la asportazione completa del terminale del guard rail con una decina di metri di longarine da parte delle auto che di notte, in curva e senza alcuna illuminazione, hanno constatato di persona l’effetto di questo pericoloso terminale che non avevano visto prima. Ciò non significa che le sporgenze del marciapiede rimasto ora privo di protezione non peggiorino ancor più le cose. Mentre infatti, il buio più completo permane nel pericoloso angolo stradale ed in particolare in questa stagione sotto la pioggia, la biforcazione delle due vie, priva di segnalazione con catarifrangenti e senza il guard rail di separazione tra le strade, rende possibile l’impatto auto su ciò che resta del marciapiede, con invasione della corsia di viale Kant.
Illuminazione e manto stradale – La mancanza di luce nel punto più critico è di tutta evidenza non perché i lampioni rimangono spenti ma proprio perché attualmente, mancano. Si pensava che per la sicurezza dei cittadini e della circolazione stradale che la loro assenza fosse motivata dalla imminente installazione di un sistema più efficace per individuare il pericolo.
Sarebbe stato pertanto superfluo che i cittadini segnalassero al Quinto Municipio, ciò che non sarebbe potuto sfuggire a chi viene pagato con denaro dei contribuenti per assicurare l’ illuminazione stradale e sicurezza della circolazione in questo settore importante di Roma. Anche l’asfalto è ridotto ad una sorta di sbriciolato tra avvallamenti solchi e buche come le accluse foto mostrano.
Intanto …. – Gli incidenti stradali si moltiplicano parimenti al disagio dei cittadini per la pericolosità della zona. Non ha senso affermare che egli automobilisti avvalendosi di fari della propria macchina, debbono osservare meglio lungo la strada che percorrono, la biforcazione in curva tra le due vie; biforcazione che senza alcuna illuminazione, sembra piuttosto far parte di un macabro gioco di destrezza per evitare all’ultimo momento ciò che non si vede, se non talvolta, dopo averci schiantato la propria auto.
Questo continuo schivare il pericolo ricorda un po’ il gioco dell’ ”uomo nero” dove alla fine c’è sempre qualcuno che rimane con il cerinoacceso in mano.
Sarebbe ora di sapere però se questo qualcuno, oltre alle vittime della strada, anche nella Pubblica Amministrazione del IV Municipio è stato individuato, proprio con uno di quei cerini in mano che forse gli è servito per illuminarsi durante le ultime elezioni per quella carica politica e amministrativa di cui adesso non sembra proprio all’altezza di mantenere.