L’annunciata decisione (che, comunque, impiegherà molto tempo per esser pienamente realizzata) del Presidente americano Donald Trump di spostare l’ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme – decisione che indirettamente legittima quest’ultima come capitale dello Stato d’Israele, dimenticando che l’ annessione israeliana di Gerusalemme Est, proclamata nel 1980 e ’81 dal solo Stato d’Israele, non è mai stata riconosciuta dalla comunità internazionale – sta nuovamente riacutizzando il confluitto israelo-palestinese.
Sul tema registriamo dichiarazioni di Foad Aodi, medico fisiatra, Presidente delle Co-mai, Comunità del Mondo Arabo in Italia: che è in contatto continuo coi medici palestinesi locali, secondo i quali (dati confermati dalla “Mezzaluna Rossa”, la Croce Rossa dei Paesi islamici) sinora sono 4 le vittime a Gaza, e più di 1500 i feriti a Gaza e in Cisgiordania (tra loro, oltre 160 sono stati intossicati da gas lacrimogeni, altri contusi da proiettili rivestiti di gomma, altri colpiti da colpi di arma da fuoco), di cui 10 in condizioni gravi.
I medici palestinesi, tramite Aodi, lanciano il loro appello per la raccolta di aiuti sanitari e di sangue, visto che tutti gli ospedali sono in fase d’ emergenza.
“Noi vogliamo due Stati e due popoli, e pace duratura tra palestinesi e israeliani”, dichiara il Presidente delle Co-mai.
Fabrizio Federici