Il comunicato-stampa della tarda mattinata, per esprimere riconoscenza all’Italia, perviene dall’Ambasciata dello Stato di Palestina in Italia. Il risultato sullo status di Gerusalemme, per non abbandonare la strada del processo di pace, votato a sanare con integra e equanime soluzione il conflitto arabo-israeliano, si è asserito nelle ventiquattrore scorse all’Assemblea Generale dell’Onu.
Per chi ha seguito, contrariato o meno, i grevi episodi messi in atto, il 6 dicembre scorso, con la dichiarazione di istituire l’ambasciata americana a Gerusalemme del presidente Donald J. Trump – a nome del suo paese, gli Stati Uniti d’America – giunge la risposta, determinante e determinata, dalle Nazioni Unite. Tre giorni dopo il veto degli Stati Uniti sull’esito del Consiglio di Sicurezza, riguardo lo status della città di Gerusalemme, la risoluzione è stata adottata con voto favorevole dai Paesi membri, durante la ripresa della 10ª Sessione speciale di emergenza sulle azioni illegali israeliane nella Gerusalemme est occupata e nel resto del territorio palestinese occupato, nella 37a riunione plenaria dell’Assemblea Generale, svoltasi nel corso della giornata di ieri (nel precedente link a UN Web TV: dal minuto 13.26 al minuto 28.18 si svolge l’intervento del Ministro degli Esteri di Palestina, Riyāḍ al-Mālikī ; il segmento di minuti, dal 34.28 al 39.40, è di Nikki R. Haley, ambasciatrice Usa all’Onu, a cui fa subito seguito la voce dell’ambasciatore israeliano, Danny Dannon sino al minuto 51.21; la votazione si effettua dal punto 1.56.02 e quasi un minuto dopo partono gli applausi dei presenti).
Maria Anna Chimenti