Colleferro. Quattro mesi fa sembravano rincorrere un futuro lontano:“ vorremmo esibirci in un teatro, portare la nostra storia, la nostra musica”; poi però il futuro è arrivato, ha bussato alla porta di seguaci e conoscenti con in mano un biglietto d’invito tutto rosso, e sopra tre chitarre. Allora è stata realtà: le tre Chitarre di Famiglia ce l’avevano fatta.
Un mese dopo la prima intervista con PaeseRoma, Pier Luigi, Daniele e Nicolò Tosco, le tre Chitarre di Famiglia, hanno reso nota la disponibilità del Teatro Vittorio Veneto di Colleferro ad ospitare il loro spettacolo A Lifetime Soundtrack’s. A due mesi da quel giorno, a sostegno dei tre chitarristi, si sono aggiunti sponsor a Colleferro, Artena e Valmontone, è giunto il sostegno delle amministrazioni locali e il ” sì ” ufficiale di Save the Children a cui saranno devoluti i proventi dello spettacolo.
Un padre e due figli, l’amore per la musica nato sul divano di casa, la linfa vitale della cartellina di brani scritta da Pier Luigi, e poi la scommessa audace di scendere in campo, insieme, come una vera band; la storia certo non mancava, ma per Daniele Tosco, che lo spettacolo l’ha scritto, restava comunque il rischio di cadere in aride auto-celebrazioni. L’obiettivo era un altro: far parlare la musica.
In A Lifetime’s Soundtrack la Musica ha voce di donna, calda e ironica: racconta, fuori scena, invisibile agli spettatori, la storia di tre musicisti senza farne mai i nomi.
“L’idea era di dire di più rispetto a quanto facciano i musicisti in genere: così nel racconto emerge il motivo dell’assenza di una voce nel nostro gruppo” ha spiegato a PaeseRoma Daniele Tosco.
La Musica personificata dalla voce narrante della talentuosa Emanuela Ionica, racconta di un giovane musicista che non faceva altro che far parlare la chitarra con le sue composizioni; non si era mai preoccupato di far corrispondere le parole a quello che suonava anche se non era facile farsi capire da un mondo sempre più sordo e sempre meno pronto a tendere l’orecchio verso “la voce della musica”. Nessuno faceva caso alla sua presenza: molti ascoltavano solo le parole del canto, talvolta povere di anima. Fin quando nacquero due altre “voci”: i figli del musicista che pian piano ereditarono le orme del padre. Un giorno, sullo stesso divano di casa, ai tre balenò l’idea di dare inizio a “una nuova stagione” in cui tutti avrebbero potuto ascoltare la loro musica.
Ma le chitarre da sole non sarebbero bastate per rendere completa la colonna sonora che i Tosco volevano raccontare in musica: sempre insieme sul palco del Vittorio Veneto hanno suonato Iacopo Volpini alla batteria, Vittoria Protani al basso, con il contribuito della cantante Valentina Volpe e di Massimo Astolfi; senza dimenticare le travolgenti coreografie di Sara Casagrande che hanno dato corpo al ritmo travolgente ed emozionante dei pezzi suonati.
Lo spettacolo d’altronde – come detto dagli artisti – si proponeva l’obiettivo di convogliare tutte le forme dell’arte: musica, recitazione e danza.
Ciascun artista al Vittorio Veneto ha portato il suo bagaglio di conoscenze, la propria passione e professionalità e tutto questo, senza scopi di lucro. “Abbiamo mandato” – racconta Daniele- “il nostro materiale a Save the Children e una lettera di autocertificazione del lavoro: avere il sostegno di una Onlus nazionale è stato un riscontro sorprendente!”
In fondo musica e beneficenza hanno più punti in comune di quanto si pensi: nessuna della due potrebbe esistere senza la condivisione e la presenza di altri.
E ieri a Colleferro questo spirito aleggiava nella sala gremita che batteva a tempo le mani sulle note di Billie Jean, si intravedeva nei sorrisi dei musicisti, nello stupore dei bambini chiamati sul palco per cantare un’ultima canzone natalizia, e nell’emozione di Renata Tagliaferri, moglie di Pier Luigi e mamma di Daniele e Nicolò che li sprona sin dall’inizio.
Il concerto di ieri si tramuterà in qualcosa di nuovo: in aiuti concreti per i bambini, che di possibilità di imbracciare gli strumenti, talvolta ne hanno ben poche: d’altronde Save The Children è anche lotta alla povertà educativa!
E’ vero, è difficile prestare ascolto alla musica in un mondo sempre più sordo. Ma la voce della chitarra dei Tosco ieri è stata diretta, più vera e persuasiva di ogni altra parola.