Protagonista degli spot, pianificati su web e tv, Don Diego Conforzi, giovane parroco romano, seguito nella sua giornata tipo per illustrare il grande impegno quotidiano dei sacerdoti.
Tra i 35mila preti diocesani segnaliamo nella Capitale anche Mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas Diocesana e Don Francesco Giuliani, parroco di Nostra Signora di Coromoto.
Un mese con i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in Parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione. Come ogni anno torna la campagna di comunicazione per le Offerte Insieme ai sacerdoti destinate al sostentamento del clero diocesano.
C’è un’intera comunità con il suo parroco al centro dello spot tv sulle Offerte per i sacerdoti, con l’oratorio e gli abitanti del quartiere. Il parroco è Don Diego Conforzi, 42 anni, della parrocchia di Sant’Ugo nel quartiere Nuovo Salario di Roma, di circa 20.000 abitanti. Nel filmato una bambina del catechismo segue don Diego nella sua giornata tipo, dalle visite agli anziani alla pastorale giovanile, dal soccorso ai più poveri all’altare dove eleva il calice. “Doniamo a chi si dona” è la sintesi della campagna 2017 della Chiesa italiana. Uno spot per tornare a sottolineare l’impegno quotidiano di ogni “buon pastore” che ha scelto di essere al servizio del Vangelo e degli uomini, in ogni situazione, dalle più normali a quelle umanamente più problematiche.
Alla fine dei 15 e 30 secondi una voce recita: “Doniamo a chi si dona” con un invito a donare attraverso il sito www.insiemeaisacerdoti.it. Qui, oltre a tutte le informazioni sulle Offerte Insieme ai sacerdoti (storia, dati, modalità per donare, ecc.), è interessante seguire, le storie di alcuni sacerdoti. Tante immagini reali ed emozionanti, che accompagnano il visitatore nella vita dei tanti sacerdoti chiamati ad annunciare la buona novella con la parola e le opere.
“Le offerte Insieme ai sacerdoti sono, con l’8xmille, lo strumento che permette a ogni fedele di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento dei sacerdoti diocesani, che assicurano una presenza costante in tutte le parrocchie per annunciare il Vangelo e supportare le comunità. I sacerdoti si affidano quindi a noi, per essere liberi di servire tutti, senza dover pensare al proprio sostentamento. Essi dedicano la vita agli altri con una presenza costante che si declina in gesti a volte coraggiosi e a volte semplici di vicinanza. Oggi queste Offerte sono in crescita rispetto al passato. Sarebbe bello se potessimo veder confermare nel 2017 questo aumento. Qualsiasi offerta è gradita agli occhi di Dio, come l’obolo della vedova, anche la più piccola. Ma ogni Offerta rappresenta comunque un importante segno di appartenenza e comunione.”, spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione della CEI.
A Roma “cuore della cristianità” sono tanti i sacerdoti in prima linea nell’assistenza e nella cura del prossimo come Mons. Enrico Feroci, dal 2009 direttore della Caritas diocesana di Roma, che coordina la grande macchina organizzativa della Caritas che dispone di cinque presidi salute nella Capitale. Oltre al Poliambulatorio di via Marsala 97, struttura principale che opera a tutto tondo, sono almeno altre quattro le ‘porte’ a cui bussare a Roma per visite mediche gratuite e specialistiche come il Centro Medico sociale (Via Alessandro VII 28) o il Servizio farmaceutico (Via Marsala 97). Lavora sempre a pieno regime il Centro Odontoiatrico Caritas (via Casilina Vecchia 19) che segue un numero crescente di pazienti. Fra gli utenti in aumento i minori e gli italiani. “La malattia è di per sé un elemento emarginante, – sottolinea mons. Enrico Feroci – specie per chi non è in alcun modo tutelato. Pur essendo la salute un diritto umano irrinunciabile, migliaia di persone nella nostra città ne sono escluse”. Terminato il suo mandato come direttore della Caritas Diocesana, svolto con notevole impegno realizzando progetti di grande valore, monsignor Enrico Feroci assumerà prossimamente l’incarico di nuovo commissario del Santuario del Divino Amore di Roma.
Ma tornando alla Caritas, quali sono le malattie più frequenti? Quelle tipiche della povertà: all’apparato respiratorio e digerente, al sistema osteo-muscolare, quelle della pelle. Poi ci sono le ferite invisibili. Oggi si chiama così, ‘Ferite invisibili’, il servizio di psicoterapia per rifugiati e vittime di tortura (via di Grotta Pinta 19), con 52 persone e 479 sedute di psicoterapia. In totale, oltre 63 mila utenti l’anno, provenienti da 101 nazioni. Per far conoscere i servizi è nato Informasalutesustrada, con il gazebo ‘banco della salute’ al nuovo Mercato Esquilino, anche per la prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete e tumori femminili, con 10 studenti di Medicina, 3 in servizio civile, 2 medici volontari, 1 mediatrice cinese.
Dell’assistenza ha fatto la sua missione anche Don Francesco Giuliani, parroco della parrocchia Nostra Signora di Coromoto, con il progetto “Chicco di senape”. Nato nel 2007 su iniziativa di alcuni volontari che hanno restaurato un appartamento accanto alla rettoria di San Francesco di Sales, il progetto offre assistenza alle famiglie di bambini affetti da gravi malattie, non residenti a Roma, durante il periodo di controlli e cure presso gli ospedali romani. “Collaboriamo con il servizio sociale dell’ospedale ‘Bambin Gesù’ di Roma e Palidoro – spiega Don Francesco Giuliani – Tutti quelli che arrivano sono fratelli e sorelle. Li ospitiamo con gioia a prescindere dal Paese di provenienza e dalla religione che professano grazie ad una rete di volontari che fanno formazione e ritiri”. Nella casa prestano servizio 105 volontari 24 ore su 24. La struttura può fare affidamento anche sulla collaborazione dei parrocchiani e sul sostegno dei commercianti. Dal primo “Chicco” sono germogliate altre iniziative come il ‘Chicco estate’, gite al mare con le famiglie, “Orto Chicco” dove si rendono utili i papà e, poi, durante le feste, la tombola, la vendita di torroni e tante altre iniziative che servono anche da autofinanziamento.
Dal 26 novembre sulle reti nazionali fino al 31 dicembre, e per tutto il 2018 su TV 2000, l’invito a domandarsi da dove vengono le risorse per sostenere i sacerdoti e donare un piccolo contributo, verrà anche dallo spot in onda, come lo scorso anno, nelle versioni da 15 e 30 secondi. Da un’idea di Alessandro Sortino, lo spot è stato realizzato da Giuseppe Carrieri. Direttore della fotografia è Giancarlo Migliore e fotografa di scena Giorgia Benazzo.
Gli spot in formato web verranno promossi anche su Facebook: www.facebook.com/insiemeaisacerdoti. La pagina è molto seguita e racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere presentate ogni mese nello spazio “Insieme a Don” con foto, interviste, documentari.
Dal 26 novembre sulle reti nazionali fino al 31 dicembre, e per tutto il 2018 su TV 2000, l’invito a domandarsi da dove vengono le risorse per sostenere i sacerdoti e donare un piccolo contributo, verrà anche dallo spot in onda, come lo scorso anno, nelle versioni da 15 e 30 secondi. Da un’idea di Alessandro Sortino, lo spot è stato realizzato da Giuseppe Carrieri. Direttore della fotografia è Giancarlo Migliore e fotografa di scena Giorgia Benazzo.
Gli spot in formato web verranno promossi anche su Facebook: www.facebook.com/insiemeaisacerdoti. La pagina è molto seguita e racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere presentate ogni mese nello spazio “Insieme a Don” con foto, interviste, documentari.
Le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a nome proprio o della propria famiglia. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.
Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.
L’8xmille oggi è strumento ben noto e non costa nulla di più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più, ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa l’1,8% del fabbisogno, e dunque per remunerare il clero diocesano bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma il loro significato indica un’ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. I contributi versati vengono inviati all’Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte oggi sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa per il Vangelo e per i fratelli, oltre che circa 600 missionari nel Terzo Mondo.
Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno. Info: www.insiemeaisacerdoti.itwww.insiemeaisacerdo