Da giorni si parla di un presunto caso di violenza carnale ai danni di una paziente, avvenuta nel reparto di ginecologia dell’ospedale San Camillo di Roma da parte di un dirigente medico. In queste ore il consigliere regionale del Lazio e componente della commissione salute, Fabrizio Santori, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Il consigliere regionale Santori denuncia così l’accaduto: «Vorremmo sapere di più considerato che la vittima ha presentato formale querela e che il presunto medico aggressore svolgerebbe addirittura mansioni dirigenziali e pertanto avrebbe tutt’ora un ruolo di grande responsabilità all’interno della struttura pubblica, che si caratterizza per un elevato bacino di utenza. Vanno bene le campagne di sensibilizzazione e le tante parole al vento durante i convegni, ma è su questi casi così gravi che le istituzioni dovrebbero intervenire pesantemente per far sentire a questi vigliacchi la vera tutela della donna e la vicinanza per il rispetto della sua dignità».
La vittima ha presentato una querela in procura, ma è stata deposistata oltre i limiti previsti dalla legge, che nel caso di violenza sessuale deve essere inoltrata entro sei mesi, e che « il PM Claudia Terracina avrebbe chiesto l’archiviazione per non procedibilità per ragioni tecniche. La decisione dunque spetterebbe ora al giudice per le indagini preliminari. Vorremmo a questo punto sapere se il Presidente Zingaretti era stato informato della vicenda anche tramite il Direttore Generale Dott. Aldo Morrone e se lo stesso Morrone abbia già intrapreso dei provvedimenti. Infine, vorremmo conoscere se sulla vicenda Zingaretti intenda disporre un’indagine amministrativa interna e, se del caso, quali provvedimenti disciplinari intenda adottare, nell’immediato, nei confronti del dirigente medico coinvolto», così conclude il consigliere regionale Fabrizio Santori.
Chiara Ferrante