Una internet parallela dove i dati possono viaggiare da un computer all’altro con una velocità trenta volte superiore alla comune adsl e potenzialmente fuori dal controllo dei governi. Sono le reti wireless mesh. Sono diffuse soprattutto in Europa. La spagnola Guifi, con oltre ventiquattro mila nodi attivi, la greca AWMN che conta più di 2300 utenti e l’italiana Ninux con oltre 1400 utenti e 253 nodi attivi.
Ninux è nata nel 2001 grazie a Nino Ciurleo. Oggi è una community che ha lo scopo di realizzare in Italia delle reti wireless libere, senza scopi di lucro, e nel rispetto della filosofia open source. Ninux non vuole essere una rete parallela a internet e scollegata da essa, ma al contrario mira a diventare parte integrante di internet.
Immaginate di stendere un cavo telefonico tra voi e il vicino e che il vicino stenda un cavo tra lui e il suo vicino fino a ricoprire un quartiere o una città. Immaginate ora di poter parlare, scambiare foto o filmati tramite, effettuare streaming audio e video, giocare in rete, ospitare siti web o qualsiasi altra cosa che già si può fare con internet, ma gratuitamente utilizzando una rete senza cavo (wireless) di tutti.
L’adesione è gratuita e si fonda sull’aiuto reciproco e sul volontariato. Vi partecipano studenti di ingegneria, radioamatori, informatici e appassionati che mettono a disposizione le proprie conoscenze ed esperienze. La costruiscono montando sui tetti antenne wifi del costo di circa 70 euro e sono in grado di portare il web dove, per logiche di mercato, non c’è.
Neco, nel luglio del 2008, è nata dall’idea di 6 “visionari” che, stanchi di aspettare un ipotetico intervento che appianassse il digital divide, decisero non solo di saziare la loro fame di banda larga, ma di costruire una rete ad alta capacità per fornire connettività entry-level e servizi interni a tutto il centro urbano di Vietri di Potenza.
Per effettuare questo tipo di collegamenti è necessario che le antenne siano “visibili” tra loro e che non ci siano ostacoli significativi come colline, palazzi, alberi e così via che possano ostacolare le trasmissioni.
Tutto questo è legale? I collegamenti radio tra privati sulle frequenze 2.4 GHz e 5 GHz sono stati liberalizzati dal nuovo codice delle comunicazioni entrato in vigore a giugno 2012. Più specificamente, il Decreto Legislativo 28 maggio 2012, n. 70 ha modificato il D.Lgs. 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche), a seguito del recepimento delle direttive europee 2009/140/CE e 2009/136/CE. A partire dall’entrata in vigore del Decreto (1 giugno 2012), non sono più soggette ad autorizzazione le reti RadioLAN-HiperLAN (wi-fi) ad uso privato, anche nel caso transitino al di fuori del proprio fondo.
Anche condividere la propria connessione wi-fi liberamente non è più illegale da quando il decreto Pisanu, che imponeva pesanti restrizioni e condizioni all’accesso ad internet, non è stato prorogato.
di Fabio Galli