È una carriera segnata dallo sguardo che osserva con trasporto e passione l’arte della recitazione quella di Paola Sebastiani. Il cordiale sorriso dell’attrice ci accoglie nella capitale, la città dove oggi risiede, tra quelle che, nel corso degli anni hanno visto il suo nome comparire su cartelloni teatrali, accanto ai cast televisivi e cinematografici.
Originaria di Grosseto, nel capoluogo toscano, negli anni Sessanta, Paola Sebastiani inizia il suo percorso presso la scuola di recitazione Teatro degli Industri. “Realizzavamo spettacoli in italiano e in inglese” ricorda. Poi i soggiorni all’estero: dopo questo inizio, infatti, decide per un periodo di dedicarsi allo studio delle lingue, motivo per il quale soggiorna in Inghilterra e in Francia: “All’epoca avevo deciso di fare la hostess” dice.
Ma la passione per la recitazione, in realtà, non l’abbandona mai. È un incontro a Roma che la condurrà nuovamente sul palco, quello dello storico teatro del Politecnico. Sono gli anni Novanta, e lei torna a recitare ne “Il docente furioso” di Mario Prosperi, opera che riceverà a Taormina il premio AGIS per attori. Ricorda quel periodo con grande entusiasmo. Il teatro rappresentava, allora, un grande punto di riferimento: “Accanto al teatro c’era il bistrot, il cinema, lo spazio per l’arte, per la musica –illustra- Il teatro Politecnico era come magico nello spazio sia interno che esterno”.
Il suo ritorno sul palco segna un periodo fondamentale per lei. Paola Sebastiani è un’attrice che della recitazione si nutre. Ogni suo gesto, ogni sua movenza, mentre parla con noi, riconduce a quell’arte che l’accompagna da tutta la vita e che esterna con quel coinvolgimento vitale che la caratterizza. Accanto al Politecnico, iniziano ben presto gli spettacoli in altri teatri della capitale e non solo. Tra le sue interpretazioni, non solo in ruoli drammatici, anche monologhi.
Arrivano ben presto la televisione e il cinema. Il primo ruolo in tv è degli anni Novanta in “Santa Caterina da Siena” per la regia di Aldo Zappalà, dove interpreta la madre della santa. Diverse poi le partecipazioni in fiction come “Elisa di Rivombrosa” e “Un medico in famiglia” e sul grande schermo, tra le altre, in pellicole dirette da Paolo Sorrentino e Matteo Garrone, dopo l’esordio in “Cena alle 9” di Paolo Breccia.
L’emozione, ci spiega, accompagna sempre un attore: “Prima di andare in scena c’è sempre un grande battito di cuore -commenta- Ogni attore si prepara prima di salire sul palco, ma il momento è bellissimo, è come andare ad un incontro d’amore. C’è sempre una grande emozione quando si nutre una grande passione”.
Paolo Miki D’Agostini