Settanta capolavori della Confraternita dei Preraffaelliti dalla collezione della Tate sono in mostra a Torino a Palazzo Chiablese,Piazzetta reale, – dopo un tour mondiale a Mosca, Washington e Tokyo, prima di rientrare a Londra, dove verranno custoditi in un’ala dedicata del museo e da cui non usciranno per parecchi anni. Promossa dal Comune di Torino– Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino, la mostra è stata prodotta da Sole24 ORE Cultura–Gruppo 24ORE, realizzata con la Tate Britain ed ha ottenuto il patrocinio del MiBACT –Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con la curatela di Alison Smith, curatore capo della sezione di Arte Britannica del XIX Secolo presso la Tate Gallery, col supporto di Caroline Corbeau-Parsons.
La città di Torino coi Preraffaelliti si configura sempre più capitale di cultura. La mostra, che si articola in 7 sezioni e mira ad ogni aspetto tematico del movimento preraffaellita, è stata allestita nello spazio del Polo Reale, a Palazzo Chiablese, ed espone vere e proprie icone di quel periodo come: Ophelia di John Everett Millais; l’amata (La sposa) di Dante Gabriele Rossetti;Prendete Vostro Figlio, Signore di Ford Madox Brown e Sidonia von Bork 1560 di Edward Coley Burne-Jones.
Nella prima sezione “La storia” sono presenti i lavori ispirati ai drammi shakespeariani e ad altre opere narrative e a drammi medievali e si possono ammirare opere come: la già citata Ofelia; il disseppellimento della regina Matilda e Mariana di John Everett Millais; nella seconda sezione “La religione”, sono invece esposte opere di soggetto religioso, al tempo destinate prevalentemente a committenze private; con temi biblici e del Nuovo Testamento. Tra le varie opere spiccano: Ecce Ancilla Domini! di Dante Gabriel Rossetti, Gesù lava i piedi di Pietro di Ford Madox Brown e la vigilia del Diluvio di William Bell Scott.
Nella terza sezione “La società contemporanea”lo sguardo dei Preraffaelliti si rivolge alle questioni sociali del tempo ,che loro tradurranno sapientemente in opere quali ad esempio: Risveglio di coscienza di William Holman Hunt e Prendete Vostro figlio,Signore di Ford Madox Brownin. Da qui si passa alla quarta sezione “I Paesaggi”, che rappresenta uno dei caratteri più originali della Confraternita, ne sono una testimonianza capolavori quali: Maggio a Regent’s Park di Charles Alliston Collins, il Fiume Brent a Gendon di Ford Madox Brown e Paesaggio con ragazza accanto a un faggio di George Price Boyce. Nella sezione successiva “La Poesia” invece si dà conto dello stile pittorico della Confraternita e degli influssi che esercitò all’interno del movimento. Non a caso troviamo i lavori di Elisabeth Siddall, musa e poi moglie di Dante Gabriel Rosetti, che iniziò a dipingere su incoraggiamento di Ruskin.
Passando nella penultima sezione “La bellezza”, si possono ammirare: Proserpina e Beata Beatrix di Rossetti e Oriana di Frederick Sandys, .con donne sensuali che si ispirano ai capolavori di Tiziano e del Veronese. La mostra si conclude con la sezione denominata “Il simbolismo”,dove viene messo in evidenza l’influsso che l’arte dei Preraffaelliti ebbe sui movimenti artistici successivi. Primo fra tutti gli artisti della Confraternita fu Dante Gabriel Rossetti, la cui sublimazione della figura femminile in un contesto drammatico, fece una profonda impressione su Edward Burne-Jones e, attraverso di lui, su tutto il Simbolismo europeo.
I Preraffaelliti, l’utopia della Bellezza restera’ aperta al pubblico sino al 13 luglio 2014.
Per ulteriori info: sito ufficiale: www.mostrapreraffaelliti.it;
di Daniela Paties Montagner