Arriva in anteprima “La Gabbia”, il nuovo romanzo di Armando Di Lillo. Trastevere sarà lo scenario venerdì 23 febbraio della nuovo lavoro dell’eclettico artista casertano: alle ore 18:30 presso l’ Hotel Villa Rosa, nel cuore della Città Eterna ai piedi del Parco del Gianicolo, si svolgerà l’atteso evento letterario, tra dialogo e lettura, con alcuni estratti inediti dell’opera. Al momento è l’unica data capitolina del suo tour di presentazione.
Classe ’92, attore, scrittore, sceneggiatore e autore, l’eclettico artista Armando Di Lillo mette ancora una volta in vetrina tutto il suo talento creativo dopo le sue due “fatiche letterarie”, “Quello che non sai” e “La Tua Colpa” dove aveva già mostrato la sua vena narrativa. Durante l’evento, Giorgia Bognanni e Pierluigi Sorteni presteranno la voce ad alcune letture di brani estratti direttamente in anteprima dal romanzo. Il pubblico potrà intervenire e interagire con l’autore per domande e approfondimenti. La presentazione del libro vedrà il regista e drammaturgo Gino Matrunola nelle vesti di moderatore.
Sarà possibile preordinare la propria copia del romanzo (sia in ebook che in formato cartaceo) anche durante l’evento, compilando un semplice modulo.
“Vi aspetto per iniziare a conoscere in esclusiva il mio nuovo romanzo #LaGabbiaRomanzo – spiega lo scrittore Armando Di Lillo – in vista del termine della campagna di crowdfunding indetto dalla casa editrice BookaBook! Per maggiori info sulla campagna: https://goo.gl/4WpjRZ. L’ispirazione per questo romanzo nacque un giorno di pioggia all’inizio dell’autunno, quando mi accorsi di una signora, su una sedia a rotelle, ferma al centro del marciapiede. Decisi di aiutarla nel momento in cui il semaforo sulla strada divenne verde. Quella signora, che la gente aveva fino a quell’istante ignorato, mi ringraziò quasi con un filo di voce quando le restituii il suo braccialetto che avevo recupertao. Non seppi mai cosa significasse per la signora quell’oggetto e perché nessuno avesse deciso di aiutarla: proprio in quel momento mi resi conto della moltitudine di storie non raccontate, dei sorrisi e delle sofferenze di cui non ero a conoscenza. La ricerca ignorata di aiuto della signora e il suo grande desiderio di riavere quel braccialetto, probabilmente anche dallo scarso valore commerciale, mi indussero a voler immaginare il suo percorso. Perché mai era finita su una sedia a rotelle? E poi quel braccialetto: quale significato poteva rappresentare per lei? Cosa si nascondeva dietro quell’oggetto? Silvia, che è la protagonista femminile del romanzo, è il frutto di quell’incontro casuale per strada. Pierpaolo, il protagonista maschile, è una persona realmente esistita, di cui ho letto sui giornali, che si è trovato come me a incontrare per caso una fonte di ispirazione. Vivono nella stessa città, ma non si sono mai incontrati. Un incontro fugace, poche parole. Il volto di Silvia resta, però, impresso nella mente di Pierpaolo. Un pensiero fisso che non riesce a scacciare e per questo comincia a cercarla. Il loro incontro e tutti i personaggi, nati intorno a loro, hanno delineato il romanzo che sento più intenso e profondo dei precedenti”.
Antonella Betti