Il vero e proprio scandalo paesaggistico è proprio il muro di cinta della struttura, costruito da enti pubblici per impedire esondazioni sul quadrante urbano dell’area adiacente al Ponte Lucano, nel caso di piena del fiume Aniene. Ma oltre agli imbarazzanti 4milioni di euro spesi per alzare questa barriera deturpante per l’estetica del monumento – risalente al primo secolo dopo Cristo c’è la testimonianza visibile di una follia: pompe idrovore fisse, pronte a rigettare acqua nell’area monumentaria, nel caso in cui ci fossero allagamenti ulteriori sulla adiacente via Maremmana inferiore. Alcuni cittadini hanno pure conservato i cartelli dei lavori cascati a terra, dopo molti mesi di abbandono dell’area da parte degli addetti. Infuriati, gridano allo scandalo chiamando PaeseRoma / GUARDA WEB TELEROMANATV.IT PAESEROMA.IT
Giuliano Borgna