Nessuno ha i numeri per governare, ma dalle elezioni 2018 emergono comunque due vincitori: il Movimento 5 Stelle, primo partito, e la Lega di Matteo Salvini che ha superato Forza Italia. Insieme, l’M5S al sud e la Lega al centro-nord, hanno raccolto il 50% delle preferenze dei votanti.
Il voto che hanno espresso gli italiani è contro un sistema politico che percepiscono corrotto e contro di loro. Gli italiani hanno voltato le spalle alle forze politiche tradizionali e ora confidano nell’M5S e nella Lega per risolvere le disuguaglianze e le preoccupazioni per l’immigrazione.
Il Movimento Cinque Stelle affascina soprattutto la classe media disillusa, i giovani disoccupati e i lavoratori arrabbiati che negli anni hanno visto diminuire il loro potere di acquisto mentre la Lega attira la classe lavoratrice e i piccoli imprenditori.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato un programma tra i cui punti principali spiccava l’introduzione di un reddito di cittadinanza, nella misura di 780 € alle famiglie composte da una sola persona e 1.638 € alle famiglie con due figli. Il movimento aveva anche promesso una forte semplificazione legislativa, in tema ambientale prevedeva di eliminare gli incentivi agli impianti di recupero energetico da rifiuti bloccando la costruzione di nuovi inceneritori e chiudendo quelli esistenti, bloccare le trivellazioni per l’estrazione di gas e petrolio, limitare le nuove edificazioni e incentivare la mobilità sostenibile, in particolare l’uso di mezzi pubblici e biciclette.
La Lega Nord aveva proposto una riforma fiscale basata sull’introduzione di una flat tax, la sostituzione integrale della legge Fornero e la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, la “rottamazione” delle cartelle esattoriali per i contribuenti in difficoltà, l’abolizione del limite all’uso del contante e la regolarizzazione della prostituzione. La Lega proponeva anche una riforma sanitaria basata su centri sanitari diffusi e su ospedali come punti in cui si curano solo le fasi acute, l’istituzione di una scuola di formazione per la dirigenza sanitaria pubblica e politiche ambientali basate su modelli di economia verde e circolare. In tema di sicurezza Salvini si era detto favorevole alla castrazione chimica «per chi abusa di minori e per chi reitera il reato di violenza sessuale» e alla reintroduzione della leva obbligatoria.
Lo scenario appare politicamente difficile da concretizzarsi anche se in un sondaggio realizzato da Ipsos il 60% degli intervistati si è dichiarato favorevole ad un’alleanza tra tra grillini e carroccio, ma se governassero insieme, sarebbe la prima volta che un governo euroscettico è alla guida di uno dei paesi fondatori dell’Unione Europea, terza più grande economia della zona euro.
La rabbia che gli italiani hanno contro l’Europa nasce dai politici italiani, sia di destra che di sinistra, che negli ultimi 20 anni hanno usato l’Europa come capro espiatorio per i problemi domestici.
L’M5S si è presentato come la soluzione alla corruzione e ad una maggiore trasparenza nel governo. Inoltre, si è mostrato disponibile ad ascoltare i cittadini e coinvolgerli nella vita politica del Paese. La Lega invece ha cavalcato l’onda anti-europea e i problemi sull’immigrazione.
Niente sarà più come prima, la sconfitta del Pd ci restituisce un’Italia bipolarista. Le consultazioni dovrebbero iniziare a fine mese. La partita è appena iniziata.
di Fabio Galli