Erano quasi riusciti a convincere la propria ‘vittima’ che dovevano essere risarciti per la rottura di uno specchietto retrovisore quando sono stati notati dai Carabinieri e sono stati denunciati per tentata truffa. A mettere in atto l’ormai famoso raggiro sono uomo e una donna, entrambi vecchie conoscenze delle forze dell’ordine: un romano 28enne già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e la sua convivente, anche lei romana di 26 anni e anche lei con precedenti. Sono stati sorpresi dai Carabinieri della Stazione Roma Garbatella mentre stavano “incantando” un 37enne originario della provincia di Napoli, ma da tempo residente a Roma. La coppia era riuscita a mettere in atto l’ormai collaudata e famigerata “truffa dello specchietto”: erano, cioè, riusciti a convincere la loro vittima che, mentre era alla guida della sua auto, aveva inavvertitamente colpito lo specchio retrovisore esterno di quello della coppia, mandandolo in frantumi. Dopo la contestazione del danno cagionato, in realtà provocato ad hoc in precedenza dai due truffaldini, è iniziata l’opera di persuasione per indurre la vittima a pensare che non sarebbe stato conveniente, per lui, affidare la pratica di rimborso tramite le rispettive assicurazioni, vista l’inezia del danno, e che, quindi, i “magnanimi” sarebbero stati disponibili ad un immediato risarcimento in denaro. A smascherare il tentativo di raggiro ci hanno pensato i carabinieri che, dopo aver spiegato alla vittima in quale trappola stava per cadere, hanno denunciato i due malviventi per tentata truffa. Per il 28enne è scattata anche la denuncia per la violazione delle prescrizioni imposte dalla misura della sorveglianza speciale.