ROMA – Caos in città, tifosi in festa invadono il traffico notturno a Piazza Venezia. Queste le prime reazioni dai social e dal mondo del web per il clamoroso successo della Roma contro il Barcellona. La remuntada, come direbbero gli spagnoli è stata completata. I blaugrana cadono incredibilmente all’Olimpico, terra del trionfo in Champions nel 2009, sotto i colpi degli uomini di Eusebio Di Francesco. Dopo il 4-1 al Camp Nou dell’andata, il match di ritorno sembrava una formalità. E invece, un Barça troppo sicuro dei propri indiscutibili mezzi, ha lasciato il timone alla Roma che ha cominciato l’incredibile rimonta già dal 7′ minuto del primo tempo con Edin Dzeko. Il bosniaco sarà uno dei protagonisti di questa pagina di storia romanista. Steso da Pique in area di rigore, il numero 9 lascia l’incarico del penalty al capitano Daniele De Rossi, che questa volta mette il pallone nella porta giusta. I 60mila spettatori vedono il traguardo sempre più vicino. Di Francesco predica calma, la squadra segue la mentalità del tecnico abruzzese. La lancetta si ferma al 82′.
Il greco Kostas Manolas spizza di testa il cross a mezza altezza da corner del neo entrato Under. Il tabellone segna Roma 3 Barcellona 0, è tutto vero. Gli ospiti provano a svegliarsi, Messi comincia ad accelerare, ma anche uno come lui deve arrendersi soltanto per questa sera al muro giallorosso. Triplice fischio, lo stadio è una bolgia indescrivibile. L’aria è quasi surreale, Di Francesco esulta per la prima volta ma stenta a crederci come i tifosi dello spettacolo che hanno pubblicato la loro gioia irrefrenabile sui social.
Carlo Verdone non trattiene le lacrime di gioia insieme a un busto di Nerone esposto nella sua abitazione «È un sogno nun ce credo, lui si, Nerone ci credeva».
Il cantautore Antonello Venditti pubblica invece un video in diretta dal Giardinetto con una tavolata tra amici e musica dal vivo per festeggiare.
L’attore Enzo Salvi fa record di decibel al fischio finale.
È dal 1984, anno dell’unica finale di Champions, che la Roma non raggiunge la semifinale.
Quel match fu Roma-Liverpool, e dall’urna, visto la qualificazione dei Reds con il City, tutto è possibile.
Articolo di Alberto Fuschi