Ieri, giornata piena per le rappresentanti della struttura organizzativa della Casa Internazionale delle Donne di Roma. La presidente Francesca Koch e membri del consiglio direttivo 2014, che gestiscono la Casa, sono intervenute sia all’incontro in tarda mattinata al Senato sia al tavolo di lavoro in Campidoglio, convocato dalle 18.00, appositamente per le parti in contrasto sulla vicenda del debito di locazione, lamentato dall’amministrazione capitolina e annesso al sì della mozione di Gemma Guerrini, consigliera del M5S, che consente al Comune di Roma l’appropriazione della sede della Casa Internazionale delle Donne.
L’appuntamento istituzionale anelato e doveroso in Campidoglio, dopo le innumerevoli proteste, ha portato la smisurata solidarietà unanime alla Casa Internazionale delle Donne.
Vip e gente comune hanno riempito la piazza trapezoidale sotto la pioggia, che ha smesso di cadere solo intorno alle 19.00.
La battaglia moderna ha avuto colori e profumi del passato. Scivolando fra la folla, passando da ombrello ad ombrello, si sentivano i racconti dei ricordi di generazioni che avevano vissuto il ’68 e, per converso, si udivano i commenti delle generazioni che si avvicinavano a vivere quel sentire comune per la prima volta. Effetto non indifferente, nel senso di notevole, in uno stato generale d’entusiasmo e condivisione culturale. Canti e cori revival anche al ritmo di stoviglie. Non sono mancati i balli e nemmeno gli applausi. L’alba della contestazione in auge.
Tanti gli slogan, molte dichiarazioni, diversi striscioni, magliette, cartelli e volantini. Numerosi i partecipanti accorsi al presidio. Sono stati parecchi ad esprimere, incuranti del maltempo, il sostegno indefinito e indiscusso alle donne e al progetto della Casa Internazionale delle Donne.
Attiviste e sostenitori sono rimasti sul colle, in presidio fin alle 20.40 circa, in attesa dell’esito fra i muti Castore e Polluce, fianco a fianco del quieto clone di Marco Aurelio a cavallo e dinanzi alla Dea Roma, sostenitrice passeggera, imprevista e improvvisata a sua volta – grazie ai cartelli, che così come le sono comparsi misteriosamente in grembo e in mano sono spariti – in compagnia delle statue del Nilo e del Tevere, anche esse volontarie arruolate dell’ultima chiamata.
Col passare delle ore e l’accendersi dei lampioni, la piazza si è leggermente svuotata. Dopo le 20.30, il tavolo in Campidoglio si è chiuso.
Su quanto trattato durante l’incontro con Laura Baldassarre, assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale, Rosalia Alba Castiglione, assessora al Patrimonio e alle Politiche abitative, Flavia Marzano, assessora Roma semplice -nel video successivo – le dichiarazioni, rivolte e rilasciate direttamente al popolo della Casa Internazionale delle Donne, dalla voce della presidente Francesca Koch, insieme a Loretta Bondì e Maria Brighi, alcune dei membri presenti del consiglio direttivo della Casa Internazionale delle Donne. Nel secondo video, una parte degli slogan della giornata, coro solidale della piazza protagonista.
Sulla vicenda, il post delle 18.33 datato 21.05 2018, sul profilo facebook della sindaca di Roma, Virginia Raggi. Sull’intera vicenda, da entrambe le parti in gioco, al momento non è stato messa la parola fine, come in molti si auspicavano, ma solo un punto a capo: la mozione è temporaneamente sospesa, la tensione non cala e la protesta continua. Non smette il braccio di ferro fra la Casa e le istituzioni.
Maria Anna Chimenti