S’ è svolta ieri mattina a Latina la cerimonia d’ intitolazione della piazza dedicata a Ilaria Alpi, giornalista del Tg3 uccisa assieme all’operatore Miran Hrovatin il 20 marzo 1994 a Mogadiscio. Nel giardino del Parco degli Elleni, nello spazio antistante la nuova chiesa di Santa Chiara, è stata anche installata una targa donata da FNSI e Consiglio Nazionale dell’ Ordine dei Giornalisti.
Alla cerimonia erano presenti autorità cittadine, studenti delle scuole, rappresentanti del Consiglio nazionale dell’Ordine, dell’Associazione Stampa Romana, di Articolo21, il direttore del Tg3 Luca Mazzà e il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Giuseppe Giulietti.
«Ringraziamo l’amministrazione comunale di Latina, che con questo gesto dal forte valore simbolico ha voluto onorare la memoria di Ilaria Alpi e il lavoro di tutti i giornalisti che ogni giorno si impegnano per adempiere il loro dovere di informare i cittadini e di illuminare quelle periferie dove la criminalità pensa di poter nascondere i suoi traffici», ha detto Giulietti. Periferie, aggiungiamo, da in- tendere nel senso piu’ lato possibile: riferendoci sia a quelle urbane ( vedi il processo al clan Spada di Ostia, che ha piu’ volte minacciato la giornalista di “Repubblica” Federica Angeli: processo dove, peraltro, vari cittadini che potevano costituirsi parte civile ultimamente non hanno avuto il coraggio di presentarsi), sia alle periferie del mondo ( come non pensare, oltre ad Ilaria e Miran, a Maria Grazia Cutuli, l’inviata del “Corriere della sera” in Afghanistan uccisa, in circostanze a tutt’oggi ancora non chiarite, nell’ autunno 2001?).
Alla cerimonia erano presenti autorità cittadine, studenti delle scuole, rappresentanti del Consiglio nazionale dell’Ordine, dell’Associazione Stampa Romana, di Articolo21, il direttore del Tg3 Luca Mazzà e il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Giuseppe Giulietti.
«Ringraziamo l’amministrazione comunale di Latina, che con questo gesto dal forte valore simbolico ha voluto onorare la memoria di Ilaria Alpi e il lavoro di tutti i giornalisti che ogni giorno si impegnano per adempiere il loro dovere di informare i cittadini e di illuminare quelle periferie dove la criminalità pensa di poter nascondere i suoi traffici», ha detto Giulietti. Periferie, aggiungiamo, da in- tendere nel senso piu’ lato possibile: riferendoci sia a quelle urbane ( vedi il processo al clan Spada di Ostia, che ha piu’ volte minacciato la giornalista di “Repubblica” Federica Angeli: processo dove, peraltro, vari cittadini che potevano costituirsi parte civile ultimamente non hanno avuto il coraggio di presentarsi), sia alle periferie del mondo ( come non pensare, oltre ad Ilaria e Miran, a Maria Grazia Cutuli, l’inviata del “Corriere della sera” in Afghanistan uccisa, in circostanze a tutt’oggi ancora non chiarite, nell’ autunno 2001?).
Oggi, 8 giugno, giorno della nuova udienza sulla richiesta di archiviazione delle indagini sull’ omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i rappresentanti dei giornalisti italiani si ritrovano ancora una volta davanti al Tribunale di Roma, in Piazzale Clodio, per ribadire #NoiNonArchiviamo. Con la FNSI, come già nelle precedenti occasioni, ci saranno i rappresentanti di Ordine Nazionale dei Giornalisti, Usigrai, Cdr del Tg3, Ordine dei Giornalisti del Lazio, Associazione Stampa Romana, Articolo21, Rete NoBavaglio, Libera, Libera Informazione, Legambiente, Associazione Amici di Roberto Morrione, Amnesty International Italia.
Fabrizio Federici