«Domani alle 8:30 ho convocato l’ufficio di Presidenza di Montecitorio dove presenterò la delibera per il superamento dei vitalizi», ha annunciato ieri via Twitter il presidente della Camera Roberto Fico.
«Il taglio ai costi della politica è un tema su cui ci siamo concentrati da tempo ed è tra i principali obiettivi della legislatura. Il lavoro sulla delibera è stato costante e approfondito e verrà illustrato proprio domattina. Continueremo a lavorare per il superamento definitivo dei privilegi con tre obiettivi: taglio dei costi, trasparenza e partecipazione».
Un taglio fino all’82,8% per i vitalizi di 1.295 ex deputati quello che oggi arriva alla Camera e che dovrebbe far risparmiare 18-20 milioni di euro ogni anno. In alcuni casi, vitalizi di 4 mila euro scenderanno fino a 6-700 euro.
Un provvedimento che colpirà retroattivamente molti parlamentari, il cui vitalizio era stato calcolato «pro rata» e ora invece verrà ricalcolato secondo il metodo contributivo.
L’ufficio di presidenza ci sta lavorando da due mesi, in collaborazione con lo staff di Tito Boeri, il presidente dell’Inps. Attualmente sono 2600 gli ex deputati e senatori che percepiscono ancora un vitalizio, per una spesa complessiva prevista di 207 milioni di euro solo nel 2018.
«Domani finalmente iniziamo a togliere un privilegio insopportabile: il vitalizio degli ex parlamentari. Lo abbiamo detto e lo stiamo facendo. I prossimi saranno i pensionati d’oro. L’era dei privilegi è finita», così su Twitter il vicepremier Luigi Di Maio, che lancia l’hashtag #togliamoiprivilegi.