L’entusiasmo dei cittadini residenti nel quartiere Montagnola Laurentina è durato poco, dopo lo sgombero temporaneo avvenuto nei giorni scorsi del primo insediamento nomadi abusivo e «per il quale i residenti esasperati avevano combattuto con le unghie e con i denti. Ma l’incubo durato mesi in cui degrado, roghi, fumi tossici e criminalità hanno tenuto sotto scacco l’intero quadrante, non è finito i residenti hanno infatti già segnalato una nuova occupazione da parte di popolazioni rom nei pressi di un centro sportivo abbandonato e incolto, ma provvisto di spogliatoi e docce», ha dichiarato Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
I residenti di Montagnola avevano già denunciato che lo sgombero aveva interessato solo una parte dell’insediamento «probabilmente per l’interesse economico legato alla proprietà di quel terreno, che sembrerebbe sia stato messo all’asta da parte di una società in liquidazione. Ora però i campi abusivi si sono spostati anche tra via Laurentina e Via Perna e la situazione di degrado coinvolge anche il parco situato tra via Trezza e via Nicola Spedalieri. Questa ostinazione all’illegalità e menefreghismo di fronte agli interventi delle autorità predisposte per far rispettare le regole, è frutto della politica buonista e incompetente dell’amministrazione del sindaco Marino, del presidente del Municipio Catarci, dell’Assessore Rita Cutini, bersaglio in queste ore di critiche da parte di Croce Rossa e associazioni che lamentano l’immobilismo di Roma Capitale nell’affrontare l’emergenza. I residenti della Montagnola e della Laurentina si stanno già mobilitando per chiedere interventi concreti e scongiurare altri insediamenti abusivi sul territorio. E’ dovere delle istituzioni non abbandonarli a se stessi, soprattutto ora che i romani vorrebbero partire per le vacanze e la loro serenità rischia di essere presa di mira più facilmente» conclude il consigliere Santori.
Chiara Ferrante