Anche quest’anno, nel comune di Aviano,in provincia di Pordenone, si è svolta ieri sera –nella piazza del Duomo, la serata finale del 46esimo Festival Internazionale del Folklore Aviano-Piancavallo, a conclusione di una ricca rassegna di spettacoli folkloristici, che per 10 giorni ha coinvolto oltre ad Aviano e Piancavallo, anche Villa Manin di Passariano in provincia di Udine, Pordenone , Barcis e Spilimbergo.
Tra i presenti in piazza del Duomo , oltre al sindaco di Aviano Stefano Del Cont Bernard, il presidente della Pro Loco Ilario De Marco, il presidente del gruppo danzerini Michele Gasparetto e le autorità regionali , sul grande palco allestito grazie ai volontari della Pro Loco locale e del GruppoFederico Angelica, si sono esibiti gruppi folkloristici di prestigio internazionale provenienti da: Ungheria, Turchia, Spagna, Croazia, Russia, Spagna ed Italia, che coi propri costumi tradizionali, le proprie musiche, sorrisi, luci e danze, portatori di una messaggio di pace e fratellanza tra i popoli, sono stati capaci di coinvolgere ed attirare l’attenzione di un vasto pubblico di ogni età.
I primi ad esibirsi tra gli applausi di tutti i presenti , gli artisti croati del “Varazdin Folk Dance ensemble ”, seguiti dal gruppo turco di “Atasehir Municipalità Folk Dance Ensemble ”– che ha proposto balli , tra i quali la danza derviscia, che rispecchiano le caratteristiche tipiche dell’Anatolia, del Mar nero e della regione del Mar Egeo, e dagli ungheresi del“SomogyTancegyuttes Dance Ensamble” , dagli spagnoli rappresentati dal gruppo di danza “Grupo de Coros y Danzas de la Asociatiòn Provincial -Lola Torres”, e dai russi, particolarmente applauditi, del gruppo folcloristico “Cossack Ensamble Azov”,uno dei migliori gruppi cosacchi della Russia, che hanno proposto danze e canti legati alle tradizioni della zona del Don.
A conclusione della serata oltre ad un suggestivo spettacolo pirotecnico, a fare gli onori di casa, si è esibito il rinomato gruppo folcloristico dei danzerini avianesi “Federico Angelica”, che affonda le sue radici nel XIX secolo e che quest’anno, proprio durante l’attuale rassegna del folklore, festeggia i novant’anni della sua fondazione.
di Daniela Paties Montagner