Oggi, 19 agosto, dopo duemila anni dalla morte di Augusto, il grande monumento celebrativo dell’Ara Pacis viene eccezionalmente aperto dalle 21 alle 24 per “riprendere” i colori.
“Ho trovato una città di mattoni e lascio una città di marmo“. Così Augusto, morto a Nola il 19 agosto del 14 d. C. ,descrisse in tarda età il suo lascito architettonico e culturale, che contribuì a trasformare Roma in una vera capitale cosmopolita. L’Ara Pacis Augustae è uno dei monumenti simbolo del suo impero, eretta per celebrare il suo ritorno dalle campagne in Spagna e in Gallia.
Per l’occasione, il Museo dell’Ara Pacis mostrerà straordinariamente dalle 21 alle 24, al costo del biglietto di 11 euro, L’arte del comando. L’eredità di Augusto e la proiezione I Colori dell’Ara, che restituirà al monumento la sua policromia originaria. Grazie a speciali proiezioni di luce già sperimentate, sia sul fronte occidentale che orientale dell’altare, i pannelli di Enea e del Lupercale, come quelli della Tellus, della Dea Roma e del grande fregio vegetale, si coloreranno richiamando gli antichi pigmenti, individuati grazie a analisi di laboratorio e confronti con la pittura romana, e in particolare pompeiana.
Sull’ipotesi della colorazione originaria dell’Ara Pacis, del resto, aveva lavorato negli anni scorsi un gruppo di studio nato in occasione dell’allestimento del nuovo Museo, elaborando un modello tridimensionale dell’altare su cui era stata applicata la restituzione del colore. Dal modello è nata l’idea di proiettare direttamente sulle superfici in marmo dell’altare raggi di luce colorata, per ricreare, senza rischio per la sua conservazione, l’effetto realistico della policromia originaria. O meglio, precisano gli esperti: «l’aspetto prossimo all’originale di un passato lontano ma non perduto».
Inoltre, tutte le sere fino al 27 settembre in tre repliche alle ore 21, 22 e 23, è in programma lo show Foro di Augusto. 2000 anni dopo, ideato e curato da Piero Angela e Paco Lanciano con la storica collaborazione di Gaetano Capasso. Grazie ad appositi sistemi audio con cuffie gli spettatori possono ascoltare la musica, gli effetti speciali e il racconto di Piero Angela in 6 lingue: italiano, inglese, francese, russo, spagnolo e giapponese.
Il 30 e il 31 agosto alle ore 19 i Mercati di Traiano ospiteranno Tyrtarion: uno spettacolo d’eccezione in cui i poeti di età augustea,Orazio, Virgilio, Ovidio e Catullo, saranno musicati e “cantati” in latino dagli studenti dell’Accademia Vivarium Novum.
Inoltre, ai Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali dal 24 settembre 2014 al 12 aprile 2015, verrà presentata a Roma, Keys To Rome. L’esposizione, Le Chiavi di Roma. La città di Augusto, ideata e curata dalla Sovrintendenza Capitolina e dal CNR, è un evento organizzato dalla più grande rete di eccellenza europea sui Musei Virtuali, V-MUST, coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Quattro città forniranno quattro prospettive diverse sulla cultura romana: il cuore di Roma, con il Museo dei Fori Imperiali, Alessandria d’Egitto, nelle splendide sale della Biblioteca Alessandrina, Amsterdam presso l’innovativo Museo Allard Pierson e, infine, Sarajevo all’interno della storica biblioteca, sede del municipio, da poco restaurata. Le quattro città, che simboleggiano i “quattro angoli” del mondo romano, sono alla base dell’idea della mostra europea e saranno un’occasione senza precedenti per guardare all’Impero da punti di osservazione storici, geografici, culturali e umani molto diversi.
Al centro dell’esperienza museale, un percorso fatto di filmati, di sistemi di interazione naturale e applicazioni mobili, guiderà il visitatore a ripercorrere la storia romana, grazie a due protagonisti – un vecchio mercante e suo nipote – che dovranno ritrovare gli oggetti appartenuti alla famiglia e svelarne i segreti, usando le chiavi di Roma, nell’unico giorno in cui il dio Giano consentirà di aprire le porte del tempo. Ma si può anche “camminare” nella Roma Augustea scoprendo luoghi suggestivi e testimonianze architettoniche importanti dell’azione innovatrice di Augusto.
di Donatella De Stefano