Dall’ultimo rapporto Istat-Coni riguardo l’attività sportiva, sono 24 milioni i cittadini (pari al 42% della popolazione) che non praticano attività sportiva. Solo un bambino su 10, fa sport in modo adeguato alla sua età. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inattività fisica è la quarta causa di morte a livello globale.
Domani, 26 Settembre 2014 – presso l’aula magna del centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti” in Largo Piero Gabrielli 1 – dalle ore 9.00 e per tutto l’arco della mattinata, l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport di Roma “Antonio Venerando”, apre le porte a tutti i cittadini di tutte le età e in diverse condizioni di salute, offrendo loro i propri servizi sanitari. Nel contempo, si propone in veste di luogo formativo e informativo, sul tema dell’esercizio fisico come medicina. Alle ore 13.00, si terrà la conferenza stampa, alla quale parteciperà il professor Massimo Santini, presidente dell’associazione “Il Cuore di Roma Onlus” e principale organizzatore dell’evento, in collaborazione con il Coni.
<<Da sempre, il nostro Istituto, è il luogo presso cui gli olimpionici ed i campioni di tutte le discipline curano e verificano il loro stato di salute, ed ora, non sarà più riservato solo agli sportivi d’élite.»
Riflettori, quindi, su: ‘Exercise is medicine’, questo il nome del progetto che nasce dalla volontà dell’Istituto, e del Coni, di radicare un nuovo concetto medico, che individui nell’esercizio fisico una vera e propria medicina, per diverse e numerose patologie, da prescrivere esattamente come un farmaco.
«L’expertise che l’Istituto, fin dalla sua fondazione risalente a più di 50 anni fa, ha sviluppato nel campo medico sportivo, viene oggi messa a disposizione della popolazione; sia di quella che attualmente pratica un’attività sportiva, ludico-motoria, sia di chi, al contrario, soffre di gravi patologie per le quali l’attività fisica può rappresentare concretamente un presidio di cura.
<<Ho voluto fortemente questo progetto – spiega il professor Antonio Spataro, direttore dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport di Roma “Antonio Venerando”- credo rappresenti un naturale sbocco della vocazione stessa dell’Istituto. Un’iniziativa importante, sia dal punto di vista scientifico che culturale, in grado di offrire una risposta concreta alla situazione sanitaria in cui si trova il nostro Paese.>> Francesca Palumbo