Il tumore al pancreas rappresenta una forma di neoplasia fortemente emergente. I dati forniti sia dalla Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) che da quella Airtum (Associazione italiana dei registri tumori) mostrano come tale tumore sia aumentato di circa il 60% negli ultimi 15 anni, passando dalle 8.600 diagnosi del 2002 alle 13.700 del 2017.
Si stima che nel 2030 il tumore al pancreas sarà la seconda causa di morte per neoplasia al mondo. Perché un tale incremento? Diversi fattori vengono chiamati in causa: l’aumento dell’età media della popolazione, il fumo di sigaretta, l’alcol, il diabete e l’obesità. A tali fattori, contrastabili con un corretto stile di vita in grado di ridurne l’incidenza di circa il 30%, si aggiungono le pancreatiti (acute e croniche), le forme ereditarie (pancreatite cronica ereditaria, il tumore pancreatico familiare, la Sindrome di Peutz-Jeghers,..).
Purtroppo, ancora oggi, in circa l’80% dei casi le diagnosi vengono poste quando la patologia non è più operabile con intento curativo (40% localmente avanzato e 40% con metastasi), poiché la maggior parte dei pazienti presenta sintomi solo quando il tumore è già in fase avanzata. Solo un 20% di casi è operabile alla diagnosi, ma anche in tale condizione, la sopravvivenza a 5 anni dopo l’intervento chirurgico effettuato con intento curativo, è inferiore al 20%, nonostante le terapie mediche (chemioterapia e terapia multimodale). Infatti, la diagnosi precoce del tumore al pancreas è resa difficile dal fatto che i sintomi maggiormente riconducibili a questa malattia appaiono soltanto in stato avanzato. I campanelli di allarme maggiormente frequenti sono costituiti da ricorrenti disturbi dell’apparato digerente, improvviso calo di peso, persistenti dolori addominali che si irradiano alla schiena, urine scure, feci di colore chiaro, nausea, vomito, comparsa improvvisa di diabete, prurito ed ittero (colorazione giallastra della cute e della parte bianca dell’occhio).
Il 15 Novembre 2018 ricorrerà, come di consueto, la giornata mondiale dedicata a questo tumore (World Pancreatic Cancer Day 2018) e le città italiane si illumineranno di viola per accendere i riflettori su un “killer silenzioso” ancora troppo poco conosciuto. Così, palazzi, monumenti, edifici, piazze, luoghi simbolici e rappresentativi si illumineranno di viola al fine creare consapevolezza sulle neoplasie pancreatiche e richiedere alle Istituzioni di impegnarsi a promuovere campagne di informazione e prevenzione. Promossa dall’Associazione Nastro Viola Onlus, con la collaborazione delle associazioni Fondazione Nadia Valsecchi Onlus, Associazione Oltre la Ricerca Onlus e Associazione My Everest Onlus, la campagna “Facciamo luce sul tumore al pancreas” è arrivata in Italia nel 2016 e ha riscosso un successo vieppiù crescente: grazie al “tam tam” di pazienti e familiari e all’impegno di Istituzioni pubbliche e private, l’anno scorso sono stati ben 80 i Comuni i quali hanno aderito all’iniziativa che nel mondo coinvolge luoghi suggestivi come le Cascate del Niagara o l’Opera House di Sidney.
La campagna di sensibilizzazione nasce con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione pubblica su una patologia che in Italia, ogni anno, colpisce oltre 13.000 persone. L’idea è quella che, con gesti anche semplici, si possa modificare la storia naturale di questo “killer silenzioso” che riceve soltanto il 2% dei fondi europei destinati alla ricerca. Tutto il mese di novembre è dedicato al tumore al pancreas. Tra le singole iniziative promosse dall’Associazione Nastro Viola Onlus, si segnala il Congresso organizzato dalla Asl Roma 2 (Ospedale Sandro Pertini) che si terrà a Roma il 15 Novembre prossimo. Si tratta di un momento di incontro aperto a chiunque fosse interessato a fare il punto sulla ricerca, sulle terapie, sulle cure e sugli aspetti legati alla prevenzione, alla diagnosi e all’alimentazione che ruotano attorno a questo tumore. Per maggiori informazioni si può accedere al sito dell’Associazione (www.nastroviola.org) o a quello dedicato alla Giornata Mondiale contro il Tumore al Pancreas (www.wpcditalia.org).