È molto eccitante dovere iniziare a percorrere una strada di cui conosci perfettamente il luogo di partenza ma di cui riesci solo a immaginare l’arrivo. Non posso fare a meno di chiedermi che cosa troverò nel mezzo. Riuscirò a raggiungere la mia meta sano nel corpo e salvo nell’anima? Il pericolo e la sfida sono sempre stati i cardini della mia vita.”
Parole profonde e veritiere queste, che si possono trovare nel nuovo romanzo di Laura Clerici, La memoria del fuoco, autopubblicato. La vicenda narra di Alma, un’insegnante di Barcellona innamorata di Andrès, l’affascinante mangiafuoco del circo che ogni estate fa tappa in città. I due amanti, da tempo, hanno promesso di vedersi solo in tale occasione, ma le cose cambiano all’ennesimo arrivo del circo in estate. Andrés non è più con loro, con somma preoccupazione di Alma, che inizia subito a indagare sulla sua scomparsa. A complicare le cose saranno Paloma, l’acrobata rivale in amore di Alma, e un misterioso bambino che si aggira per i tendoni che sembra vedere solo lei. L’ardente e intenso amore di Alma la spingerà a ritrovare Andrés senza mai mollare, in un viaggio che porterà entrambi a Santiago de Compostela, portando alla luce una verità bruciante quanto lo stesso fuoco.
Un libro dedicato all’amore, questo, arricchito da uno stile narrativo dettagliato e colmo d’introspezioni, che ne fanno al tempo stesso un punto debole e un punto di forza. Attraverso i ben dettagliati scenari della Spagna, l’autrice ci riscalda con pagine cariche di sentimento che cattureranno gli appassionati del genere dall’inizio alla fine.
Come nasce La memoria del fuoco?
Il mio primo romanzo parla di acqua, il secondo di vento… mi piaceva scrivere di qualcosa che si legasse al fuoco. Sono partita dall’ambientazione, come faccio sempre quando inizio a scrivere un romanzo: ho scelto la bellissima città di Barcellona come sfondo della storia e da lì ho dipanato tutta la storia.
Non ho mai già in mente tutta la trama quando comincio a scrivere, ma procedo poco alla volta senza un filo preciso se non qualche idea. L’idea mi è venuta in un viaggio, come mi accade praticamente sempre.
La stesura invece nasce “di notte”. Scrivo solo alla fine della giornata, principalmente per mancanza di tempo libero nel corso della stessa, ma anche per la ricerca di raccoglimento, solitudine, riflessione. “La memoria del fuoco” ha avuto una storia abbastanza travagliata e solo grazie alla mia tenacia e passione sono riuscita a portarla a termine: ho trascorso infatti momenti piuttosto difficili in famiglia e molto impegnativi al lavoro; spesso ho pensato di lasciare perdere, una volta ho addirittura cancellato tutto (per fortuna ero all’inizio!), ma poi ho ripreso in mano la situazione e con somma felicità ho completato la mia opera. E l’ho amata subito.
Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro?
Sono una persona credente e la Fede è fondamentale nella mia vita. Nella storia che racconto ci sono personaggi che vanno alla ricerca spirituale di loro stessi e delle loro radici, che vogliono fare pace col passato, che ambiscono ad una felicità interiore. Sarebbe bello per tutti riuscire ad isolarsi, magari a partire per un viaggio che sia anche solo interiore, per ripulirsi di dubbi e incertezze e rinascere facendo pace con sé stessi e col passato.
(E poi lavoro in una agenzia di viaggi… e in queste pagine suggerisco proprio un bel viaggio!)
Leggi il mio libro perché…
Ci trovi tutto… avventura, mistero, suspence, soprannaturale, amore.
Progetti futuri?
Vorrei riprendere in mano la mia opera prima “Acque”, ora svincolata dalla casa editrice, per ri-impaginarla, sistemarne i capitoli, riscriverla dandole un’aria rinnovata.
E poi, vorrei parlare di “terra”… completerei così tutti gli elementi, visto che molti miei lettori me lo chiedono.
Ci vorrà parecchio tempo e il futuro resta sempre e comunque un’incognita, ma prometto che farò del mio meglio …
Il libro di Laura Clerici merita 4 stelle su 5.