Roma – Oramai non c’è più alcun dubbio, gli onorevoli costano allo Stato e agli italiani molti, molti soldi. Lasciamo da parte gli stipendi da capogiro, i rimborsi spese affitto di quasi 3.000 euro, le indennità di carica tutti esentasse, nonché telefoni cellulari gratis, tessera teatro e cinema gratis, tessera autobus e metro gratis, aerei nazionali o di Stato gratis, autostrade e treni gratis, assicurazioni su morte e infortuni gratis, ristoranti gratis; e lasciamo da parte il fatto che hanno diritto ad una pensione dopo 35 mesi in Parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 (o 41) anni di contributi , e che la sola Camera dei Deputati ci costa più di 2.000 euro al minuto; parliamo invece di assistenza sanitaria integrativa.
I radicali italiani lo hanno rivelato con la loro campagna Parlamento Wikileaks, che svela si internet i segreti di Montecitorio: nel 2010 deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117 mila euro, tra spese odontoiatriche, ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private), fisioterapia, visite varie, occhiali, psicoterapia, visite omeopatiche, chirurgia plastica e massaggi. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. Inoltre i deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all’assistenza integrativa del Parlamento per 153 mila euro di ticket. E naturalmente non solo per sé, perché la Camera assicura un rimborso sanitario privato non soltanto ai 630 onorevoli ma anche ai loro 1.109 familiari.
Ci si potrebbe chiedere a questo punto per quale motivo la Camera debba concedere una assicurazione integrativa a ogni deputato quando potrebbero benissimo farsela per conto proprio dal momento che hanno già l’assistenza che hanno tutti i cittadini, più un rimborso di 25 mila euro mensili. Comunque le cose stanno così, e mentre ai cittadini tagliano sulla sanità e sul sociale, la classe politica ha già causato danni per più di un miliardo di euro. Alessia Forgione