L’ Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il fumo come la principale causa mondiale di malattia e di morte, prevenibile; e come “la più grande minaccia per la Salute nella Regione Europea”. Ogni anno, ci sono in Europa 700.000 decessi legati al fumo (che, come da decenni accertato dalla scienza, facilita l’insorgenza di gravi forme tumorali e cardiovascolari, o, comunque, agevola lo sviluppo di tumori e altre patologie già in corso): oltre 80.000 ( cioè piu’ del 10%) sono i morti in Italia.
Venendo poi ai costi per i sistemi sanitari europei, oggi sono quantificabili in 25 miliardi di euro l’anno: mentre consistenti sono anche i costi sociali del consumo di sigarette, in termini di ore di lavoro perse, attività chiuse, famiglie devastate, ecc… In termini economici, teniamo presente che, per 1000 € incassati per le imposte sulle vendite dei prodotti da fumo, i contribuenti italiani pagano il triplo, 3000 € di tasse per le spese sanitarie e i costi sociali creati dai fumatori. Il fumo è anche molto dannoso sul piano ambientale, data la sua capacità di spargersi ovunque, in tutte le aree pubbliche; inoltre, impregnati da decine di sostanze cancerogene, i mozziconi sono rifiuti speciali altamente pericolosi, e solo in Italia ne vengono lasciati in giro, senza regole, almeno 100 milioni ogni giorno, 20.000 tonnellate ogni anno, causando un immenso inquinamento.
Tutti i Paesi che si considerano “civili” dovrebbero lottare ogni giorno contro una simile devastazione, causata non da tragiche fatalità, ma da uno spaccio legalizzato. Invece (a parte rare e brevi campagne fatte solo di spot sui media, in Italia promosse soprattutto dalla Presidenza del Consiglio, negli ultimi anni), questa vera ecatombe viene richiamata all’attenzione dell’opinione pubblica soltanto un giorno l’anno (il 31 Maggio), per la Giornata mondiale senza tabacco.
Giovedì 14 marzo, presso gli uffici romani del Parlamento europeo in Via 4 Novembre 149, sarà presentata alla stampa e al pubblico ( con entrata dalle 10,15 alle 10,45 massimo) l’ Associazione BSF/WWS/ONLUS “BenessereSenza Fumo” (“Wellness Without Smoke”). Che ha come “Mission” di “Cambiare la noncultura del fumo”, e come “Vision” una “massima” : “NON VOGLIAMO SCOPRIRE PRESTO I TUMORI, VOGLIAMO NON FARLI ARRIVARE AFFATTO”. Utilizzando per la prima volta le idee e l’attività del Marketing e della Comunicazione e non i criteri accademici del mondo medico, in base a un progetto innovativo con un Logo e 11 Marchi, la BSF ONLUS avvia la prima Campagna culturale permanente antifumo denominata “Rudy=NonSmokers” (con partenza dall’Italia), finalizzata appunto a costruire maggior benessere collettivo senza il fumo.
“Rudy” è un neologismo indeclinabile utilizzato per indicare finalmente “in positivo” l’80% di Italiani che non fumano, mentre i fumatori (il 20%, da considerare non colpevoli e viziosi, ma Vittime Truffate di una sostanza, la nicotina, che crea notoriamente forte dipendenza) diventano negativi, sfortunati “NonRudy”. Per promuovere una campagna che ha già il patrocinio del Parlamento europeo e delle principali istituzioni comunitarie, l’Associazione potrà attivare molte linee di azione (per esempio, promuovere più etica nello show-business, sinora troppo accondiscente nei riguardi del fumo ), e per questo già si avvale delle competenze di uno staff di oltre 30 elementi (medici, commercialisti, marketing e commercial manager, avvocati, webmaster, fundraiser, organizer, giornalisti, traduttori) in ulteriore ampliamento.
Domani , la ONLUS “Benmessere Sernza Fumo” presenterà ufficialmente il suo programma: avvalendosi anche dei contributi del pubblico, che potrà liberamente intervenire con osservazioni, proposte, suggerimenti.
Anna Rita Santoro