Se siete in cerca di un romanzo che racconti l’amore, quello con la A maiuscola, declamato dai poeti con un finale già tutto scritto, allora rinunciate in partenza. Perché l’amore di Pasquale Gammella – lo rivela il titolo stesso del libro – è spietato, selvaggio, tremendamente puro e duro.
In l’Amore è spietato l’impossibile diventa possibile. Una vicenda d’amore a tre che si snoda tra i vicoli del capoluogo partenopeo: due ragazze della Napoli bene, amiche per la pelle, da un lato, dall’altro un ragazzo di famiglia operaia. Il peso delle umili origini è azzerato dai modi gentili, dall’intelligenza e da una brillante loquacità dimostrate dal ragazzo, accolto a braccia aperte nella “vie en rose” delle due giovani coetanee.
Per i tre però – la sorte ha in serbo un amore spietato – impossibile – che il senso comune che li tiene prigionieri condannerebbe senza se e senza ma. Il protagonista s’innamora con uguale passione di entrambe le ragazze, le quali, a loro volta, si innamorano del protagonista. Un amore sublimato in simbiosi e complicità, destinato a un naufragio turbolento nella temperie dei sentimenti e delle dicerie dell’alta società. Per salvaguardare il nome delle due amate, il giovane allora deciderà di dare un taglio netto a questo legame. Una vicenda dolce-amara che si consuma nel cuore di Napoli, tra le sue bellezze artistiche e paesaggistiche. Tra le pagine si nascondono gli odori accattivanti della cucina napoletana mentre risuonano soavi le melodie e le tradizioni popolari di una città che non finirà mai di raccontarsi.