Risale a questa mattina l’oscuramento totale del profilo Facebook dell’avvocato romano Carlo Priolo, già noto alla stampa per la sua denuncia nei confronti della sindaca Virginia Raggi, ritenuta indagata dallo stesso per sottrazione di minore.
Questa mattina il social network creato da Zuckerberg pare abbia informato l’avvocato della presenza sulla propria pagina di un contenuto «che non rispetta le normative». Il blocco della pagina, che durerà per oltre sei giorni, ha così impedito a Priolo di esprimere il proprio pensiero: «Non ho violato alcuna legge nazionale e sovranazionale» ha affermato il legale «sono un professionista, opero nel rispetto della libertà di stampa. Il vostro è un atto di repressione e la manifestazione del monopolio dell’informazione».
L’oscuramento del profilo Facebook arriva a seguito di una denuncia sporta dallo stesso Priolo ai danni del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, il quale, in occasione del 2 giugno, si sarebbe avvalso, secondo l’avvocato querelante, «di una funzione pubblica per fini contrari alla stessa finalità pubblica». In quella data, Fico avrebbe rilasciato ai cronisti la seguente dichiarazione: «Oggi è la festa di tutti quelli che si trovano sul nostro territorio, è dedicata ai migranti, ai rom, ai sinti, che sono qui ed hanno gli stessi diritti». Il presidente della Camera avrebbe successivamente rincarato la dose scrivendo in un post su Facebook: «Sono orgoglioso di onorare e servire la Costituzione italiana. La costituzione su cui hanno giurato tutti i ministri della Repubblica. La Repubblica che festeggiamo oggi riconosce, garantisce e tutela i diritti fondamentali dell’uomo. Di ogni uomo».
L’avvocato Carlo Priolo ha, per tale ragione, querelato Fico per abuso d’ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione, usurpazione di potere politico o di comando militare, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e altri reati di pari entità.
Anna Catalano