Si insedierà domani mattina il nuovo questore di Roma, Niccolò D’Angelo. Ex questore di Perugia, D’Angelo lascia la Direzione centrale Immigrazione e frontiere della Polizia di Stato a Roma. Sessant’anni e un curriculum d’eccellenza. Il poliziotto ha svolto la maggior parte della sua carriera proprio alla squadra mobile di Roma, che ha diretto per sette anni. D’Angelo, originario di Trapani, ha diretto anche la questura di Latina per cinque anni. Ha frequentato l’Accademia del vecchio corpo delle guardie di pubblica sicurezza nel 1972. Il suo primo incarico alla questura di Torino dove è rimasto un anno. Di seguito il trasferimento a Roma nel 1977, con assegnati delicati incarichi, tra cui la direzione di diversi commissariati, l’antiterrorismo e, appunto, la squadra mobile. Prima come dirigente antirapine, poi alla Omicidi, seguita dalla sezione Criminalità organizzata e infine alla direzione della struttura operativa: dal 1997 al 2003 ricopre l’incarico di capo della squadra mobile capitolina. È sempre D’Angelo a dare il via alle maggiori operazioni contro la cosiddetta “Banda della Magliana”, cui seguirà l’arresto di tutti i suoi componenti. Nel curriculum professionale c’è il recupero di varie opere d’arte di inestimabile valore, tra le quali le tele di Paul Cezanne e Vincent Van Gogh. Tra le indagini più importanti quelle riguardanti i sequestri dell’industriale del caffè Dante Belardinelli (1989) e di Antonella Caponeri, figlia del direttore della Banca di Roma.