Vuoi quell’alone di mistero che avvolge da sempre la Chiesa Cattolica, vuoi l’ostichezza della materia tributaria – figuriamoci in ambito ecclesiastico – si è sempre parlato poco di tributi canonici e del fatto se i fedeli debbano sovvenire alle necessità della Chiesa per le opere di apostolato e per l’onesto sostentamento dei ministri. Teodosio Petrara è un professionista di nicchia, laureato in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Milano, è avvocato cassazionista del libero foro di Pavia. Ha conseguito il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense, con la pubblicazione della tesi. È iscritto nell’elenco degli avvocati ecclesiastici per il patrocinio delle cause di nullità matrimoniale, presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo. Già nel 2016 pubblicò un lavoro in materia canonica: “Persone e organismi nella Curia diocesana: la funzione dell’autorità diocesana e conseguenze nel diritto civile italiano”. ‘La coattività nel sistema tributario canonico’ è un libro di diritto.
Materia tributaria canonica dei tributi canonici
Con questo secondo libro Petrara fa un ragionamento complesso arricchito da norme e dottrina per arrivare a comprendere se la Chiesa possa essere paragonata a un ordinamento e in quanto tale se debba esigere dal proprio popolo i tributi, le tasse e i contributi previsti dalla legge canonica. La risposta è positiva, perché per l’avvocato i cittadini sono tenuti sia per moralità sia per vincolo legislativo a contribuire alle spese pubbliche, dato che nessun ente morale o giuridico potrebbe erogare servizi senza la contribuzione della cittadinanza. Allo stesso modo, il popolo di Dio non deve dare nulla per scontato. La sua partecipazione ai versamenti tributari dipenderà dalla legge canonica.
Un testo giuridico significativo, soprattutto per la scarsità bibliografica attuale e che vuole essere anche una guida per i corsi di diritto tributario canonico nelle università. Quattro capitoli che analizzano in maniera eccelsa l’argomento partendo dalla descrizione del sistema tributario canonico posto a confronto dello Stato Italiano fino all’analisi dell’obbligo dei fedeli e credenti laici di partecipare alle spese pubbliche ecclesiastiche.
La Chiesa dispone, dunque, di un vero ordinamento giuridico autonomo. Si presenta come un modello unico di società religiosa che ha formulato la propria organizzazione giuridica, sovrana e indipendente dal potere civile e che fonda la sua base nel diritto divino naturale e positivo riconoscendo valore normativo per la sua vita, secondo un linguaggio che lei stessa usa.