«I vigili del fuoco sono in affanno a Roma a causa della mancanza di automezzi. Nella notte tra il 18 e il 19 luglio i distaccamenti di Tuscolano II , Marino e Palestrina non avevano autopompe disponibili, gli automezzi base dei vigili del fuoco. Quelle sedi sono state declassate in quanto non pienamente operative, con tutti i rischi che ne derivano sia per i cittadini che risiedono in quelle zone, sia per la sicurezza degli stessi vigili del fuoco».
Queste le parole provenienti dal Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, che denuncia per l’ennesima volta la mancanza di mezzi utili alla mansione che i pompieri sono chiamati a svolgere. Angelo Mogavero, rappresentante del Conapo, ha spiegato che tali problemi vengono denunciati ormai da anni «e sistematicamente si ripresentano nei periodi più critici. La nostra dirigenza sembra sorda o incapace di puntare i piedi. La situazione è critica e considerato il periodo estivo e la gran mole di interventi di soccorsi effettuati dai vigili del fuoco è necessario un intervento politico che garantisca a Roma automezzi sufficienti per svolgere i servizi di soccorso pubblico e antincendi».
Un problema, questo della mancanza di autopompe, che potrebbe potenzialmente influire sulla salvaguardia delle vite di molti cittadini e sulla sicurezza degli stessi. «Forse qualcuno sta aspettando una tragedia per sistemare le cose?» ha aggiunto Rossano Riglioni, segretario del Conapo Lazio. «Tragedia già sfiorata il 2 maggio scorso con l’incendio di un appartamento in via Niso, quando un ragazzo, per sfuggire alle fiamme, si era rifugiato sul cornicione del palazzo ma non vi erano autoscale per tirarlo giù. Servono interventi preventivi da parte della nostra dirigenza invece di chiudere sempre la stalla quando i buoi sono scappati», ha concluso Riglioni.
Anna Catalano