Da giugno 2018 a giugno 2019, durante il governo Conte, il debito pubblico italiano è aumentato di 63 miliardi di euro, senza considerare il costo dell’aumento dello spread nei quattordici mesi di governo giallo-verde.
L’Osservatorio conti pubblici di Carlo Cottarelli ha calcolato che le emissioni dell’ultimo anno faranno salire la spesa per interessi di 20 miliardi in 20 anni. Un miliardo di euro in più ogni dodici mesi. Certamente non molto rispetto ai 2.400 miliardi di euro che già gravano sulle teste degli italiani, ma sicuramente evitabili.
Il premier Giuseppe Conte ha dichiarato “Vogliamo ridurre il debito attraverso la crescita economica, il nostro obiettivo è la riduzione del debito e l’ho detto chiaramente, abbiamo bisogno di fare investimenti che ci consentano di orientare il paese verso lo sviluppo sostenibile e per una maggiore occupazione”.
L’Italia è in stagnazione, ma spende quasi il 4% del Pil in interessi. Per ridurre il debito serve una crescita da Paese emergente, ma l’Italia non cresce del 2% dal 2006.