Il sangue di San Francesco si è liquefatto. Non una volta, ma più volte nel corso del tempo, così come raccontato nel libro di Santilli grazie a cui si ottiene una singolare visione d’insieme sulle reliquie di sangue del Santo e ci si imbatte nel fenomeno mistico della liquefazione. Si parte dal punto centrale che sono Assisi e La Verna dove il frate umbro ricevette le stimmate fino ad arrivare all’episodio più recente che è quello avvenuto a Castelvecchio Subequeo: una delle storie più affascinanti e ricche di devozione. Occuparsi delle spoglie non è cosa comune all’interno della vastissima produzione attorno al Poverello, ma l’autore si muove con competenza e spirito critico. Per Santilli San Francesco è un entusiasmo che si alimenta da se e che colpisce gli spiriti più desiderosi di ritrovare un senso più autentico di questa esistenza precaria.
Perché un libro su San Francesco d’Assisi?
Perché è una figura attuale e lo stesso Papa si chiama Francesco, un nome che scelse in un momento in cui la Chiesa necessitava di un rinnovamento. Francesco è l’uomo della pace, della povertà, l’uomo che ama e custodisce il creato. Altra motivazione risiede nel fatto che ho voluto studiare il mio territorio, l’area della Montagna Aquilana, dove San Francesco ha lasciato dei segni profondi. Il mio è un resoconto storico delle reliquie del Santo, nonché un’analisi della religiosità in chiave popolare. Non offro chiavi di lettura, ma ogni approccio mira alla ricerca della verità.
Il libro traccia una mappa delle reliquie. Bene, tra le città francescane, cosa dovrebbero sapere i lettori sull’episodio più a Nord ossia quello della Basilica di Sant’Antonio di Padova?
San’Antonio di Padova sposa il francescanesimo, perché anche egli veste l’abito della penitenza, della carità. Diversi sono i cimeli presenti nella Basilica, tuttavia, quello più importante e che ho documentato si riferisce al panno intinto nel sangue delle stimmate.
E andando più a Sud, sul Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli?
Anche qui le testimonianze di San Francesco sono diverse. Si tratta di alcuni resti ematici conservati nella città partenopea della quale il Santo è uno dei compositori. Una traccia ematica importante è quella che l’indagine ha individuato appunto nel Museo del Tesoro di San Gennaro.
Mi spiega meglio la “pratica dell’auscultazione”?
Era una pratica di devozione popolare. Consisteva nell’introdurre la testa nella cavità della nicchia, posta sotto l’altare che conteneva la sacra reliquia ematica, allo scopo di sentire bollire il sangue o anche solo percepire il rumore prodotto dalle gocce che si riteneva stillassero dall’alto. Ad esempio, a Trasacco (Aq), nel culto di S.Cesidio, i fedeli raggiungevano la cripta del santo e qui s’inginocchiavano appoggiando il capo al foro presente sotto l’altare dei martiri, con il fine di ascoltare il gocciolamento del sangue degli stessi. Avvenimenti che la devozione popolare interpreta quale segno tangibile del sacrificio estremo cui si era disposti a difesa della propria fedeltà a Cristo.
Cosa rappresentano le stimmate per San Francesco?
Le stimmate sono un mistero, rappresentano la più stretta intimità con il Cristo. San Francesco le riceve allontanandosi dal mondo e decidendo di rifugiarsi in Toscana. Sono esattamente l’impressione per la passione di Cristo.
San Francesco è simbolo d’integrazione culturale, perché andò in Oriente a predicare il suo messaggio. Quell’episodio potrebbe rappresentare il punto da cui partire per cercare un’armonia tra Oriente e Occidente?
San Francesco è il primo a cercare un confronto senza armi, ma solo attraverso il Vangelo. Il suo viaggio in Oriente è il simbolo del rispetto reciproco tra culture e religioni diverse. Non a caso Assisi è la capitale mondiale della pace.
Stando a quanto emerge dal Cantico delle Creature, possiamo dire che all’ottimismo che abbraccia le creature naturali, si contrappone una visione pessimistica dell’uomo?
No, San Francesco ha una visione armonica dell’uomo. L’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio. È composto da due elementi, perciò nel cammino verso il Creatore non si deve separare il corpo e lo spirito e tutte e due devono servire per recuperare l’armonia con Dio.
Progetti per il futuro…
Il mio background da scrittore include diverse pubblicazioni sui Santi. In quest’ultima avventura francescana, e nella fattispecie nella composizione della bibliografia, mi ha aiutato molto la mia esperienza ventennale da bibliotecario all’Aquila. Ora Sto scrivendo un libro su San Camillo De Lellis. Elaborare questo tipo di libri, in cui l’approccio storico si mischia all’aspetto antropologico e religioso mi fa stare bene. Non è solo una ricerca fine a sé stessa, perché scriverli mi dà pace.
Titolo: Il sangue di Francesco (Le reliquie di sangue di San Francesco d’Assisi e il prodigio della liquefazione)
Autore: Massimo Santilli
Prefazione: Grado Giovanni Merlo
Genere: Saggistica / Storico / Religione e Spiritualità
Edizioni: ATS – Archivio Tradizioni Subequane
Pagine: 256
Codice: ISBN: 9791220045216
Prezzo: 18,37 € – scontato 15,00 Euro