Mentre i maggiori siti web meteorologici annunciano l’arrivo di Gonzalo, l’uragano che dovrebbe portare un abbassamento delle temperature in Italia di oltre 15 gradi e possibili allagamenti al centro e al sud della Penisola, il consigliere del X Municipio di Roma, Paolo Ferrara, denuncia che «nel Lazio più di 350 comuni, il 97% del totale, sono stati classificati dal Ministero dell’Ambiente, a rischio idrogeologico».
«Chiedere risorse per risolvere il problema delle alluvioni è importante ma farlo senza urlare la presenza di vincoli che fermino la vera causa del dissesto, è inutile. Per capirci è come curare un ascesso con un antidolorifico invece di usare l’antibiotico», commenta Ferrara. Il problema si ripresenterebbe nei prossimi anni a causa di altra cementificazione.
«Senza l’approvazione del piano stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI) dell’Autorità dei Bacini Regionali del Lazio, strumento per l’individuazione delle aree nel territorio di competenza dell’Autorità dei Bacini Regionali del Lazio da sottoporre a tutela per la prevenzione e rimozione delle situazioni di rischio, il problema non verrà veramente risolto. La dimostrazione è arrivata proprio nei giorni scorsi quando l’assemblea capitolina, in proroga a questo strumento, ha votato le varianti di cubatura al PDZ riguardante Acilia-Saline», aggiunge Ferrara che conclude «La politica parla di tutto per non parlare di questo».
Nel frattempo, è stato convocato per martedì 28 ottobre dalle ore 9.45 alle ore 13.30 il Consiglio straordinario del X Municipio sulla sicurezza idrogeologica. Invitati a partecipare il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’assessore all’ambiente della Regione Lazio Fabio Refrigeri, il sindaco Ignazio Marino, l’assessore alle periferie e lavori pubblici Paolo Masini e la presidente del Consorzio di bonifica Tevere e agro romano Federica Lopez.
«La battaglia per la messa in sicurezza idrogeologica del nostro territorio non è una battaglia politica, ma civica» è il commento di Andrea Tassone, presidente del X Municipio. «Aspettiamo finanziamenti dalla Regione Lazio e dal Comune non tra venti anni, ma subito» aggiunge Tassone che conclude «Il Municipio si attiverà per effettuare i lavori di manutenzione dei canali comunali attraverso la procedura della somma urgenza. Costi quel che costi, mai più allagamenti, mai più disperazione negli occhi di chi ha perso i mobili, i ricordi e la casa».
di Fabio Galli