Giovedì 16 ottobre i cittadini e i membri dei comitati in consulta per il rischio idrogeologico avevano iniziato l’occupazione del X Municipio di Roma Capitale. Dopo quasi una settimana la protesta si è allargata al Campidoglio. Questo pomeriggio una delegazione composta da una trentina di cittadini dei comitati del territorio del litorale accompagnati dai consiglieri municipali di opposizione di Ncd, M5S e Lista Marchini, ha protestato nell’Aula Giulio Cesare.
I consiglieri capitolini di opposizione e i rappresentanti del M5S, tenendo tra le mani cartelli con la scritta “Roma non è solo piazza di Spagna”, hanno occupato i banchi della presidenza costringendo i lavori a fermarsi.
«Abbiamo portato la voce dei cittadini del X Municipio fino al Comune di Roma» è il commento di Antonella Moroso, consigliere del X Municipio che aggiunge «In Municipio ogni cittadino occupante racconta la propria esperienza, la propria tragedia vissuta. I danni subiti: materiali e morali».
Qualche giorno fa Andrea Tassone, presidente del X Municipio, aveva dichiarato «Martedì 28 ottobre dalle ore 9.45 alle ore 13.30 abbiamo convocato il Consiglio straordinario sulla sicurezza idrogeologica» e lamentava la necessità di ricorrere addirittura alla somma urgenza per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.
«L’esigenza è quella di avere da Marino e Zingaretti risposte chiare sui fondi da destinare al risanamento idrogeologico del X Municipio» spiega Alessandro Ieva, presidente del CdQ Bagnoletto, ma fino ad ora il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco Ignazio Marino hanno mantenuto un imbarazzante silenzio.
di Fabio Galli