L’Associazione Giampiero Arci, nell’ambito del programma previsto per il secondo semestre del 2019, propone ai propri associati una seconda visita guidata.
Come è noto, il programma di questa tipologia di iniziative, al pari di altre dell’Associazione, è ispirata alla eclettica figura di Giampiero Arci, politico attento alle dinamiche sociali, ma anche colto mecenate, dedito alla promozione di tutto ciò che contribuisse a diffondere la conoscenza della storia e della cultura della nostra città. Questa iniziativa, culturalmente collegata alla prima, è programmata per domenica 29 settembre, con inizio alle ore 17, anche stavolta con la formula della “passeggiata” e avrà come tema Beatrice Cenci nella Roma del ‘500: un’eroina o forse no?
Un titolo che preannuncia un “racconto” che – durante il percorso previsto – traccerà un vero e proprio “affresco”, attraverso la sfortunata storia di Beatrice Cenci e della sua famiglia, della “città eterna” di quel tempo, in un secolo del tutto agli antipodi di quello “vissuto” nella precedente “passeggiata” al Campidoglio e dintorni. Nella seconda metà del 1500, Roma vive un’atmosfera caratterizzata da riassetti urbanistici e commissioni di nuove opere pittoriche: tanti sono gli artisti che vivono e lavorano per grandi committenti. Ma non solo. Ci sono diverse grandi famiglie, legate al Papa per nobiltà di sangue e/o prestigio acquisito per meriti “sul campo”. Ce n’è una, quella dei Cenci, che occupa tutto un isolato nell’area del ghetto ebraico. La sua rappresentante più illustre è Beatrice, che morirà giovanissima per intricate vicende parenterali.
Una storia drammatica, che tuttavia accredita la protagonista di forte simpatia e affezione: fu una giovane donna di quei tempi, esaltanti per gli aspetti culturali e, al contempo, tristemente penalizzanti per la storia della città, dove corruzione, trame politiche e interessi personali la rendevano anni luce diversa da quella che aveva visto nascere e “nutrire” i valori del “cives romanus”. Un racconto che trova insomma collegamenti in contrapposizione con quelli della visita guidata precedente. Certamente di degrado, ma anche affascinanti.
Nella passeggiata del 29 settembre prossimo si potrà conoscere, partendo proprio dall’area delle proprietà della famiglia Cenci, i luoghi che hanno contribuito alla fama della giovane, tra cui Corte Savella, la prigione dove si decise la sua fine avvenuta poi su Ponte Castel Sant’Angelo. Si concluderà il percorso per Via Giulia, dopo aver raccolto tante informazioni storiche e “private” tutte affascinanti e coinvolgenti. Forse anche una risposta alla domanda se Beatrice Cenci sia stata veramente una eroina o tutto il contrario. Un’indagine che ancora oggi appassiona chi ama la storia della nostra città. Come per le altre visite guidate precedenti, anche questa del 29 settembre si svolgerà a cura delle professoresse Luana Ragozzino e Alessandra Camerano: avranno il compito di “raccontare” caratteristiche architettoniche, storie vere o “raccontate”, insomma la Roma di secoli fa nel contesto di quella di oggi, alla scoperta di “testimonianze”!
La professoressa Luana Ragozzino vanta una laurea in lettere conseguita all’università La Sapienza di Roma; con particolare esperienza nel campo archeologico/artistico/culturale, svolge attività didattiche e collabora con la sovrintendenza archeologica della capitale. Ha anche alle sue spalle un’intensa esperienza di tour operator culturale con visite guidate in lingue straniere, anche per conto di istituzioni nazionali e straniere, come il cerimoniale del sindaco di Roma e diverse ambasciate.
La professoressa Alessandra Camerano è una paleografa greca e latina. Vanta un dottorato di ricerca e uno a Parigi. Ha conseguito la specializzazione in archivistica preso l’archivio di Stato e l’archivio segreto vaticano.
La quota di partecipazione, comprensiva di ogni costo organizzativo (quindi anche della disponibilità di audio guida) sarà di euro 5 a persona. Per ovvi motivi organizzativi, è previsto un numero massimo di partecipanti di 30 persone. Per aderire sarà necessario inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica arci.enrichetta@fastwebnet.it entro giovedì 26 settembre. Come al solito, per la registrazione delle adesioni e quindi per l’ammissione dei partecipanti, sarà seguito il criterio cronologico della data di ricevimento delle mail di adesione.
Per la conferma della accettazione della partecipazione occorrerà ricevere la mail dell’Associazione con l’indicazione del luogo e dell’orario esatto dell’appuntamento.
Paolo Miki D’Agostini