Domenica 23 e lunedì 24 novembre ore 21.15, presso lo spazio dell’Associazione Formiche di Vetro Teatro, la “Compagnia Progetto Allenamento” presenta “GenErrazione Emmoticoon”. Uno studio scenico scritto, ideato e diretto da Luca Trezza, con Raffaella Anzalone, Dario Calicchia, Antonio De Stefano, Ilaria Fantozzi e Sarah Nicolucci. Aiuto alla regia: Eleonora Bucci.
Finalmente in scena, uno spettacolo nuovo, creativo, innovativo e colorato, giocato principalmente sull’agire fisico degli attori. Catapultarsi in un mondo evanescente, dove la vita in quanto tale non è poi così importante quanto lo sono le chat, le confessioni, i timori, la morte. Cinque ragazzi con i loro problemi -sogni infranti, tradimenti, ricordi di genitori ormai lontani da tempo, successo, fama, suicidio- scelgono di entrare in un gioco multimediale, raccontando il quadro ormai contemporaneo di uno spazio freddo, buio, teso.
Molti oggetti in scena, animati dal ritmo delle musiche curate e ben studiate. La fisicità è il fulcro principale, senza di essa tutto sarebbe confuso. La tensione dei muscoli arriva al pubblico come un vortice di emozioni che non cala mai. L’aspettativa di vedere di più viene man mano soddisfatta, grazie all’equilibrio di un gruppo che si crea attraverso una corda tirata, e non solo. Cori e voci giuste prendono vita tra le luci soffuse, che mettono in risalto i lineamenti dei volti.
Il cellulare è la parola chiave ma non necessariamente al centro di ogni pensiero. Il fulmine dell’attenzione ricade sui colori -blu, verde, giallo, rosa e rosso- illuminati da una piccola torcia, che rappresentano rispettivamente il re, la strega, l’hacker, la regina e il fake. Pedine di un gioco in cui tutti vogliono ottenere la vittoria e dove il premio in palio è parlare con la propria fine, The End.
Emmoticon City è la visione di uno spazio dove i personaggi prendono vita digitalmente, grazie a un click sul cellulare. In una trama intrisa di giochi on line, di linee, di nominazioni, confessioni sottaciute e guerre di trillature contemporanee, ognuno ha il proprio obbiettivo: il re, far ricevere alla regina una videocanzone; il fake, confondere il re creandosi una falsa identità e prendendo le sembianze della regina; la strega, aiutare la regina, cedendole, addirittura, la propria vita; l’hacker, infine, raggiungere la vittoria a tutti i costi, eliminando gli altri personaggi.
È sicuramente un linguaggio nuovo. Sedersi fra il pubblico e prendere parte a questo spettacolo significa non ricercare necessariamente un filo logico, ma piuttosto creare un proprio pensiero sul mondo d’oggi e aprire una riflessione su se stessi.
Le parole del regista Luca Trezza: « Il Progetto “GEN-ERRAZIONE – EMMOTICOON” nasce come uno studio per indagare la contemporaneità, la comunicazione moderna e il linguaggio sempre più presente delle Chat. Sono partito dall’immagine delle Faccette di Emmoticoon che s’azzuffano, togliendosi solitudine . L’idea è quella non di narrare una generazione ma il suo modo di comunicare. Attraverso il mondo delle Chat e dei Social Network si vuole porre l’attenzione sulle relazioni umane e sulle solitudini che vi si celano. Sul concetto di virtualità come dipendenza che questi mezzi producono e su come possa trovarsi una modalità scenica per indagare quello che accade tra i fili elettrici di una conversazione on-line. Cosa succede su queste linee Telematiche? E soprattuto all’interno di esse? Cosa diventa Virtuale e cosa no? Come si pongono l’uomo e la sua umanità di fronte a questi approcci virtuali e tecnologici? Queste sono le domande per la messa in scena di questo spettacolo. Queste le domande su cui porre una riflessione».
Per chi volesse approfittarne, lo spettacolo va in scena presso lo spazio dell’Associazione culturale Formiche di Vetro Teatro, in via dei Vascellari 40 A/B, Trastevere. Per info e prenotazioni tel. 388.4453884.
di Donatella De Stefano