Mercoledì 30 ottobre 2019 si è svolta l’ultima riunione per la messa a punto del testo del Ddl di Bilancio che il Governo intende inviare al Senato per l’avvio dell’esame parlamentare.
Una mossa strategica che muove i primi passi dalla cancellazione (parziale e totale) di alcune detrazioni fiscali per i redditi più alti. Nei giorni passati, ad esempio, era stata avanzata l’ipotesi di eliminare le detrazioni delle spese sanitarie, in maniera parziale per chi guadagna da 120 mila a 240 mila euro e del tutto per chi ha un reddito superiore. Però, stando a quanto riportato nella lettera inviata a Bruxelles, il Governo vorrebbe applicare la tagliola (con gli stessi scaglioni di reddito) ad altre detrazioni, salvando quelle relative alle spese per visite mediche e medicinali vari.
Spunta una nuova microtassa per le sigarette «fai-da-te»: dal 1° gennaio 2020 arriva il prelievo di 0,005 euro per ciascuna cartina contenuta nelle confezioni in vendita. In pratica sui pacchetti da venti cartine il rincaro sarà di 10 centesimi.
Quindi si materializza l’aumento già annunciato sulle sigarette “classiche”, mentre restano indenni da rincari quelle elettroniche. Tasse che sia aggiungono alla sugar tax sulle bevande zuccherate e alla tanto contestata dalle imprese plastic tax. Confermato anche il debutto dell’anonimometro nella lotta all’evasione
Mentre il bonus bebè scatterà anche per i nuovi nati del 2020 ma sarà strutturato su tre scaglioni: 160 euro al mese per il primo anno di vita (o di adozione) fino a 7mila euro di Isee, 120 euro al mese fino a 40mila euro di Isee e 80 euro al mese per chi supera questa soglia. Inoltre il congedo parentale per i neopapà sale a 7 giorni.
Per la casa confermate anche per il 2020 le detrazioni su lavori di ristrutturazione e acuisto di mobili ed elettromestici del 50%, così come quelle per il risparmio energetico.
New entry per il bonus facciate che si preannuncia molto ampio. La detrazione per i condomini sarà del 90% sulle spese sostenute e documentate nel 2020 «relative agli interventi edilizi, ivi inclusi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici la detrazione dall’imposta lorda». Attenzione perché non si applica il tetto massimo di spesa di 96mila euro, quindi c’è un limite.
Tra l’altro va inoltre ricordato che dal prossimo anno dovrebbe fare il suo esordio la cosiddetta digitalizzazione delle detrazioni, ideata per agevolare i pagamenti elettronici e combattere così l’evasione fiscale. L’Esecutivo, infatti, vorrebbe rendere detraibili dalla propria dichiarazione dei redditi solamente quelle spese pagate con un mezzo tracciabile come la carta di credito.
Giuliano Borgna