Sergio Roticiani è il nuovo presidente dell’AssoAllenatori del Lazio: con un totale di 260 voti ha battuto il candidato rivale Paolo De Simone che ha raccolto 77 preferenze.
Laureato con lode in Scienze Motorie, preparatore atletico professionista, coordinatore didattico della scuola calcio federale, Sergio Roticiani da oltre trentanni si occupa di formazione dei giovani calciatori.
In dettaglio le votazioni per ogni provincia: Roma (132 Roticiani, 14 De Simone), Viterbo (59 Roticiani, 0 De Simone), Rieti (18 Roticiani, 1 De Simone), Frosinone (37 Roticiani, 58 Frosinone), Latina (14 Roticiani, 4 De Simone).
Elezioni regionali che erano state precedute da un lungo commissariamento dal 7 aprile scorso, quando il presidente nazionale Renzo Ulivieri aveva scalzato dal trono il referente regionale Alberico Marchesi con il quale i rapporti non erano mai stati idilliaci, nominando commissario del Lazio il presidente Roberto Bellomo della Sicilia, per “manifesto esiguo numero degli associati, scarsa efficienza organizzativa ed inefficiente operatività” come motivato dalla sede nazionale.. I contrasti personali tra Ulivieri e Marchesi i due erano letteralmente esplosi alla luce alcuni mesi fa, senza più possibilità di ricucire il rapporto, visto anche la plateale protesta dell’ex presidente regionale che, sotto la sede della FIGC in via Allegri a Roma, aveva esposto cartelli molto polemici nei confronti del presidente nazionale, rievocando soprattutto la squalifica inflitta a Renzo Ulivieri per 3 anni, perché coinvolto nel lontano 1986 nello scandalo del Totonero-bis. Lo stesso Alberico Marchesi ha inoltrato un ricorso al giudice civile contro i provvedimenti disciplinari adottati nei suoi confronti dallo stesso Ulivieri. Una diatriba, dunque, che non sembra ancora oggi avere fine. Finita adesso in tribunale. Una situazione quasi paradossale a discapito di tutto il movimento. Che nel frattempo ha perso forza e credibilità nel Lazio.
Eletti anche i nuovi presidenti di ogni singola provincia: a Roma si impone Gianvito Piglionica con con 113 voti (Pietro Quaglieri 20, Daniele Severini 8, Giampietro Porzia 1 ma aveva ritirato poco prima la sua candidatura), a Viterbo torna di nuovo in auge l’ex presidente Otello Settimi che raccoglie all’unanimità 59 voti (Massimo Quintarelli ha ritirato la propria candidatura), a Frosinone avvincente duello tra i due candidati presidenti con l’uscente presidente Ermanno Fraioli che la spunta con 59 preferenze sul rivale Maurizio Rossi (37 voti), a Rieti l’unico candidato era Stefano Valentini che ha raccolto 19 voti, stesso discorso a Latina con Alessandro Parisella che viene eletto con 16 preferenze su diciotto votanti (2 schede nulle). Sicuramente il dato di Latina è quello più imbarazzante (a dirigere le corrette operazioni di voto e lo spoglio elettorale c’erano il consigliere nazionale Giancarlo Bertolini ed il referente Antonio Ferroglio (Piemonte/Val D’Aosta), solo il 21% degli allenatori aventi diritto al voto si è recato alle urne a conferma dell’ormai totale disinnamoramento dei tecnici pontini verso l’associazione provinciale ormai alla deriva. Visto l’alto numero degli allenatori pontini provvisti di abilitazione federale di Coverciano, avere solamente 85 iscritti all’associazione AIAC e, soprattutto, riscontrare solamente 18 votanti alle elezioni, sono dati allarmanti che devono indurre a riflettere sul movimento associativo pontino che ha perso l’identità. Possiamo tranquillamente affermare che il buon Alessandro Parisella è diventato il presidente di quel che resta dell’AssoAllenatori di Latina: a lui l’arduo compito di risollevarla dalle ceneri.
Marco Tosarello