Il messaggio di pace dell’omelia del 1°dell’anno di Papa Francesco, durante le celebrazioni in Basilica alla Messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio nella ricorrenza della 48a Giornata Mondiale della Pace e ai circa 50mila fedeli in Piazza San Pietro per l’Angelus, è dedicato alla lotta alle schiavitù: “Non più schiavi, ma fratelli”.
Il tema papale per la Giornata è anticipato, in mattinata, in un tweet: “Quanta gente innocente e quanti bambini soffrono al mondo! Signore donaci la tua pace!”.
Dal soglio pontificio, in seguito, il Vicario di Cristo dice che la “pace è sempre possibile, sempre possibile, e dobbiamo cercarla”. Aggiunge, a braccio, che:”la preghiera è alla radice della pace, fa germogliare la pace”. La linea dell’argomento fa riflettere.
Nella predica Papa Bergoglio ribadisce la maternità della Chiesa, la sua incarnazione fra gli uomini, rinsalda quella tipica concezione della carità con cui i cristiani e la Chiesa devono convenire sia alle ferite degli uomini sia a quelle del mondo odierno. E a proposito di questa missione della Chiesa, il Pontefice mette in risalto che la Chiesa “è come una madre che custodisce Gesù con tenerezza e lo dona a tutti con gioia e generosità”.
Papa Francesco conclude il discorso sottolineando che: “Tutti siamo chiamati ad essere liberi, tutti ad essere figli e ciascuno secondo le proprie responsabilità, a lottare contro le moderne forme di schiavitù. Da ogni popolo, cultura e religione, uniamo le nostre forze”.
Maria Anna Chimenti